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giovedì 19 aprile 2018

22 Feb 2012

“L’uomo in grigio”(“The Man in grey” 1943) di Leslie Arliss

Scritto da Giuseppina La Ciura
Non ho mai amato molto  i drammoni sentimentali, ma,invecchiando, a volte mi lascio trascinare  e leggo o vedo un mélo. Ieri sera, perdurando l’assenza di programmi televisivi di livello, ho scelto questo film inglese in bianco e nero del 1943. Il titolo “L’uomo in grigio” non farebbe pensare a passioni infuocate e a scene madri strappalacrime:invece….Il titolo si riferisce al protagonista in total  black del film:il marchese di Rohan (interpretato da un credibile arconchè giovane e fascinoso James Mason). Costui mi ha ricordato fin dalla prima sequenza un mio compagno di scuola, bello, ricco,di alto lignaggio ma burbero ed inaccessibile. E’ ovvio che quasi tutte le mie compagne del liceo stravedevano per lui e facevano di tutto -dati i tempi- per strappargli un sorriso,una parola,un invito. Proprio come “L’uomo in grigio” egli si negava a tutte,pur avendo le sue love story segrete.
Torniamo al film. Siamo in piena Reggenza, il periodo storico prediletto dalla grande Georgette Heyer. Ben cinquanta fanciulle di sangue nobile e di intemerata virtù attendono nella sontuosa dimora del marchese di Rohan che costui si presenti,le osservi  e ne scelga una. Rohan vorrebbe fuggire, ma la madre lo ferma sulle scale e gli presenta l’adorabile Clarissa Richmond. Il giovanotto, stanco delle insistenze materne che lo vuole marito e soprattutto padre, cede  e fa la sua brava proposta di matrimonio.
Clarissa vorrebbe rifiutare perché non è innamorata,ma sua zia sa trovare le argomentazioni convincenti. I due si sposano, ma,il giorno dopo, a colazione, lei senza battere ciglio gli annuncia che vuole il divorzio. Lui risponde picche:un Rohan non divorzia. Vivranno da separati in casa e lo saranno ancora di più quando lei avrà generato l’erede.
Portata a termine la missione, la vita della marchesa  scorre serena tra balli, serate mondane e tavoli da gioco fino a quando non ritorna dal passato Hester, un’antica compagna di collegio.  La giovane(la Margaret Lockwood di “ The lady vanishes”) fa l’attrice in una compagnia di girovaghi. E’ bruna(mentre Clarissa è bionda), focosa. avida ed ambiziosa.Dimentica di quanto le ha predetto in gioventù una vecchia zingara(“non frequentare  mai donne”) la marchesa si intenerisce per l’ infelice sorte dell’ex compagna e ne fa la sua dama di compagnia…….
Lascio il resto della storia all’immaginazione dei lettori. Con l’auspicio che sia fervida perché gli sceneggiatori non si(ci) fanno mancare nulla: seni candidi palpitanti negli impalpabili abiti  stile impero, scambio di coppie, uno Stewart Granger avventuriero e cialtrone  ma irresistibile eroe romantico, baci ardenti sotto le stelle e sul Tamigi, un valletto negro che parla come un negro d’altri tempi,, maggiordomi, governanti, stallieri, castelli, biblioteche, costumi favolosi, guanti gettati in volto, morti violente. Ed Amore, Amore,Amore.
Il film fu campione d’incassi della stagione 1943-44 nell’Inghilterra in  guerra contro Hitler.Mi pare perfetto per i nostri tempi grami

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