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domenica 22 aprile 2018

2 Feb 2013

“Il prigioniero di Zenda”(The prisoner of Zenda)di Richard Thorpe-1952

Scritto da Giuseppina La Ciura
“Il prigioniero di Zenda” del britannico Anthony Hope(1863-1933) è stato uno dei libri preferiti di mia madre ragazza(con “I tre moschettieri” e “La Taverna sul Tamigi” di Edgar Wallace). Io non l’ho mai letto,perchè la trama mi è sempre apparsa molto datata. Au contraire, ho letto molti romanzi che ne sono stati influenzati.Sono i cosiddetti “Ruritanian romance”*
Ieri sera, per animare una serata televisiva smorta, ho voluto vedere la versione cinematografica diretta da Richard Thorpe nel 1952.**
Rudolf Rassendyl, figlio cadetto di una nobile famiglia inglese, decide di trascorrere  le vacanze in Ruritania, un idilliaco, piccolo regno immaginario nel cuore dell’Europa. Lo spinge la curiosità di conoscere i luoghi che hanno visto gli amori extraconiugali di una sua antenata con il sovrano del tempo. Ignora, però, di assomigliare come una goccia d’acqua al futuro re Rudolf V proprio a causa di quegli amori del passato. Ignora inoltre che il futuro re è un giovane dedito al gioco, alle donne e soprattutto al vino, che ha un fratellastro,Michele il Nero, che trama per sostituirlo sul trono,una fidanzata ,la bella ed altera principessa Flavia, che lo attende per sposarlo per dovere dinastico e che, soprattutto, ha un nemico feroce e pericoloso  nel cattivissimo Rupert di Hentzau.  Senza volerlo, a causa della somiglianza, Rudolf Rossendyl si trova a sostituire il futuro re che è stato prima drogato e poi tenuto prigioniero nel padiglione di Zenda, di proprietà dell’Hentzau. Lo fa così bene che non solo il popolo e la corte ma anche la principessa Flavia si innamora di lui(e viceversa). Ma il gioco non può durare a lungo. Rudolf deve essere liberato e Rossendyl lo farà penetrando nel castello di Zenda e battendosi in un duello memorabile con Hentzau. Poi, va via da solo. La principessa Flavia, sebbene con il cuore spezzato, resta perchè lo  esige il senso del dovere.
Il film ha un ritmo serrato e molti momenti di suspense, ma dà maggiore spazio delle precedenti versioni(come quella del 1937 con Colman) all’intreccio amoroso. Quindi, baci appassionati sotto la luna tra i due interpreti, Stewart Granger e Deborah Kerr, ed un addio doloroso che avrà strappato lacrime ai lettori e spettatori di molti decenni.
Ma allora il Dovere era il Dovere.
*Il Ruritanian Romance è un sottogenere del romanzo d’avventura, azione e cappa e spada ambientato in un immaginario regno dell’Europa centrale o orientale. Scrittori come Nabokov, Rushdie, Heinlein, Burnett si sono ispirati al libro di Hope(e al suo seguito “Rupert of Hantzau”). Anche giallisti.Ne cito alcuni:
- Oppenheim ” Il grande impostore”(1920)
- Agatha Christie ” Il segreto di Chimneys”(1925)
- Mary R Rinehart ” Lunga vita al Re!”(1908)
-Dorothy Sayers ” Alta marea per Lord Peter”(1932)
- A.Bennett- “Il milionario”Gem.
(per non parlare delle misteriose origini di Nero Wolfe!)
** Numerose sono le versioni cinematografiche del romanzo di Hope. Il ruolo di Rupert di Hantzau è stato interpretato da attori leggendari come Ramon Navarro (1922) e Douglas Fairbainks Jr(1937). Nel film di Thorpe, il conte è interpretato da James Mason, attore molto bravo, ma, a mio parere, poco credibile in un ruolo di anima nera. 

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