Archivio blog

sabato 28 aprile 2018

19 Apr 2015

“Il do tragico”di Augusto De Angelis-1937(Fogli Volanti,ebook)

Scritto da Giuseppina La Ciura
Il 1937 è un anno di transizione per l’Italia fascista. Realizzato il sogno dell’Impero, Mussolini si guarda attorno in Europa in cerca di Alleati e sta per perdere la testa per Adolf Hitler e la sua Werhmacht. Anche per Augusto De Angelis il 1937 è un anno “tranquillo”. Dà alle stampe per le edizioni Minerva un solo libro “Il do tragico” che è uno dei meno noti, ristampati e, a mio parere, riusciti.
Il titolo dice molto. De Angelis (e quindi il suo Commissario) amava molto la musica di cui era un fine intenditore. Il romanzo non solo ha come protagonista(e vittima)un soprano e come possibile assassino il direttore d’orchestra della Scala, ma è strutturato “secondo cadenze e regole tipiche di un’ipotetica partitura musicale”* Per molti capitoli ,l’autore utilizza inoltre  termini musicali(e ne spiega anche il significato) come Corona,Cadenza d’inganno, Andante mosso, Sincopato, Fuga. nell’intento di dare” un particolare ritmo alla melodia della tragica vicenda.”* E   operistico  è anche lo svolgimento del libro,poichè tutto avviene in un sol giorno e in pochi atti(leggesi,delitti). Lo stesso De Vincenzi è in frac perchè era uscito per assistere alla Scala alla rappresentazione di “Lohengrin”-ma era tornato a San Fedele,nel suo ufficio, quando aveva scoperto che invece si dava “L’amico Fritz”-
La tragedia ha inizio il 22 Dicembre del 1928. Il commendatore Paolo Coblenz ,direttore centrale del Grande Credito Internazionale, riceve una busta azzurra. Nello stesso momento, altre cinque persone-tutti maschi- ricevono la stessa busta.Nel frattempo, il celebre soprano russo  Sofia Scimanova si prepara al Bristol Hotel per andare a cantare un’aria della “Lucia di Lammermoor” all’Eiar. Con lei ci sono la governante americana  miss Jane Clark(tipica figura femminile asessuata che piaceva tanto a De Angelis)e il segretario, anche lui russo ed esule ,Alessandro Alessandrovich.(e il cagnetto Cip).  Mentre la Scimanova, bella e regale come Greta Garbo in “Grand Hotel” e il suo seguito escono dall’hotel, ecco arrivare da Chicago (poteva essere altrimente?)” il celebre” mr Romney Bypass,alias Kid Tiger ,ex socio di Al Capone con tre guardie del corpo degne di tal personaggio. Anche il Boss è a Milano e al Bristol per  il soprano di cui era stato l’amante in America. Tutto è pronto perchè si apra il sipario. Sofia Scimanova ,mentre canta divinamente l’aria “Quando rapita in estasi”, prima cade in catalessi ,poi viene assassinata con uno spillone conficcato nel cuore.
De Vincenzi, subito accorso, indaga tra i soliti personaggi eccentrici, cosmopoliti, drogati, semifolli che popolano a causa del Minculpop i suoi romanzi. Personaggi che sembrano marionette, manichini, stereotipi di Russi, Americani, Francesi, Spagnoli. Un guazzabuglio da perdere la testa in un linguaggio più forbito ed aulico che mai e con una soluzione poco convincente.
Nonostante tutto ciò, “Il do tragico”, se confrontato con quel  che si scrive e si pubblica oggi,è un capolavoro.
* Maurizio Pistilli ” Un secolo in Giallo” Donzelli ed  pag 231

Nessun commento:

Posta un commento