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sabato 28 aprile 2018

14 Apr 2015

“Alto tradimento”( The Conspirator)di Victor Saville-1949

Scritto da Giuseppina La Ciura
Ormai alla disperazione per quanto riguarda polizieschi, noir, thriller e blanc, mi sono immersa nei film in bianco e nero degli Anni 40 e 50.
Nel salone dell’Ambasciata a Londra, Melinda Greyton(Elizabeth Taylor) e la sua amica Joyce(Honor Blackman) guardano i giovanotti inglesi in divisa ballare con le mogli dei loro generali. Si annoiano, specie Melinda che è americana e appena diciottenne(in effetti,la Taylor aveva sedici anni!). Ma ecco apparire un bellissimo ufficiale:bruno, alto, slanciato, con i baffetti e gli “occhi di giada”. E’ l’Apollo di Hollywood, Robert Taylor, nei panni dell’anglo-irlandese Michael Cunnagh. Tra Melinda e l’ufficiale è amore a prima vista.
Dopo aver consultato la vecchia zia che vive nella splendida campagna inglese, Cunnagh si dichiara e i due giovani convolano a giuste nozze. Ma la felicità della coppia dura poco: Melinda scopre che suo marito nasconde dei segreti,le tace molte cose di sè,ha una doppia vita. In effetti, Cunnagh è un comunista da quando era un ragazzo in Irlanda e tradisce la Patria in favore dell’Unione Sovietica.  Poichè la moglie ha scoperto la verità,il Partito ordina a Cunnagh di liberarsi di lei. La scelta è terribile: l’amore o l’Ideologia?
Il finale, come in ogni thriller,è a sorpresa.
In realtà, di suspense in questo film ce n’è poca. In larga parte ciò va ascritto ai due interpreti. Robert Taylor è un eroe romantico e nei panni di un traditore, di essere ambiguo e votato ad una causa che non sia d’Amore non appare credibile. La Taylor non ha  la maturità ed il talento per calarsi nel ruolo di una moglie tormentata ed infelice. Sembra una bambinetta petulante e fastidiosa.Insieme i due Taylor non si intendono, non hanno feeling, non bucano lo schermo. Sono però molto belli.
In tempi di estrema bruttezza è già tanto

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