18
Set
2011
Marjorie Bowen(1885-1952) tra Gotico, Horror e Romanzo Storico.
Nello scorso Agosto la casa editrice Gargoyle ha pubblicato “Black Magic: a Tale of the Rise and Fall of the Antichrist” romanzo del 1909 dell’anglosassone Marjorie Bowen. L’ho subito comprato(l’edizione italiana ha il titolo di “Magia Nera”).
L’ho fatto in questi tempi di magra perchè da ragazza ho letto due
romanzi storici di questa scrittrice che mi erano piaciuti molto. Il
primo è “Il Biscione”( ” The Viper of Milan: A Romance of Lombardy”)del
1906, un romanzo ambientato nella Lombardia di Ludovico il Moro in cui
trionfano i colpi di teatro e le tinte fosche. Il libro, che è il primo
della Bowen, piacque molto ad Albertini e al suo entourage tanto che fu
subito tradotto e pubblicato in 63 puntate sul Corriere della Sera
nell’autunno del 1906. Io ,però, l’ho letto nella sua seconda edizione
in “Romanzo Mensile” del 1921. Il secondo romanzo della Bowen che ho
letto in gioventù è sempre di ambientazione italiana: questa volta la
Venezia del 700. Il titolo dice molto : “Rococò”(RM 1923).
In entrambi i libri un lettore accorto noterà “sfasature ed invenzioni storiche grossolane”*, ma basterà conoscere la biografia della Bowen per molto perdonarle. Gabrielle Margaret Vere Campbell Long, nata il 1 Novembre del 1885 a Hayling Island nel New Hampshire, è stata un’autodidatta che, frequentando biblioteche pubbliche, arrivò ad imparare il francese,l’italiano e il latino. La sua vita ricorda quella di Emilio Salgari. Dotata di una fervida fantasia, di grande coraggio e forza d’animo, ella scrive a ritmo serrato romanzi di ogni genere(racconti per bambini, novelle, sceneggiature, biografie, romanzi storici e gotici, persino gialli) per mantenere la madre, la sorella e la cameriera. Come Salgari, ella non si sente apprezzata dai critici e letta solo da lettori “popolari”, privi di cultura.
Come per Salgari, non è vero. Molti scrittori ne sono stati influenzati, primo tra tutti Graham Greene.
NB. La Bowen scrisse anche sotto diversi pseudonimi.Usò quello di Joseph Shearing per i suoi romanzi gotici pieni di mistero e di terrore.
*Cfr la splendida- e dotta- prefazione di Fabrizio Foni
In entrambi i libri un lettore accorto noterà “sfasature ed invenzioni storiche grossolane”*, ma basterà conoscere la biografia della Bowen per molto perdonarle. Gabrielle Margaret Vere Campbell Long, nata il 1 Novembre del 1885 a Hayling Island nel New Hampshire, è stata un’autodidatta che, frequentando biblioteche pubbliche, arrivò ad imparare il francese,l’italiano e il latino. La sua vita ricorda quella di Emilio Salgari. Dotata di una fervida fantasia, di grande coraggio e forza d’animo, ella scrive a ritmo serrato romanzi di ogni genere(racconti per bambini, novelle, sceneggiature, biografie, romanzi storici e gotici, persino gialli) per mantenere la madre, la sorella e la cameriera. Come Salgari, ella non si sente apprezzata dai critici e letta solo da lettori “popolari”, privi di cultura.
Come per Salgari, non è vero. Molti scrittori ne sono stati influenzati, primo tra tutti Graham Greene.
NB. La Bowen scrisse anche sotto diversi pseudonimi.Usò quello di Joseph Shearing per i suoi romanzi gotici pieni di mistero e di terrore.
*Cfr la splendida- e dotta- prefazione di Fabrizio Foni
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