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mercoledì 18 aprile 2018

11 Set 2011

Ross MacDonald ” Il passato si sconta sempre”(ovvero “Il vespaio”ovvero “The far side of the Dollar”1964)- Il Mastino n 4

Scritto da Giuseppina La Ciura
“The far side of the dollar” (1964) apparve in Italia nella collana del Giallo Mondadori sul finire del 1965 con il titolo di “Il vespaio”. Nel Maggio del 2011 l’editore Polillo ne ha fatto il Mastino n 4 con il titolo di “Il passato si sconta sempre”. Comunque lo si voglia intitolare, si tratta di un romanzo superbo, di palpitante intensità.
“..Lei è un padre?”chiede Frederick Tyndal Terzo, “ il ragazzo peloso dal sorriso duro”, a Lew Archer  nell’Ala Est dell’Istituto per ragazzi disturbati di Laguna Perdida, South California. Archer risponde di no.  Archer, come tutti i privates eyes, non ha avuto figli dalla moglie Sue e dalle molte altre donne della sua vita, ma, a differenza di molti suoi colleghi definiti “duri” ,ha imparato dalle sofferenze patite e sa cosa voglia dire crescere in una famiglia disastrata(d’altronde in questo romanzo come non mai il detective privato è l’alter ego del suo creatore*). Per questo egli  partecipa empaticamente al dramma di casa Hillman. . La famiglia è ricca e vive in una lussuosa dimora a El Rancho, ma l’atmosfera che vi regna è tetra e triste a causa di un passato che non vuole passare. Il pater-familias mr Hillman è un ex comandante di Marina che  ha combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico. L’aver assistito alla morte di tanti suoi giovani marinai che amava come fossero suoi figli ha acuito in lui il desiderio di paternità. E nel 1945 ha avuto Tom. Ma con il tempo, le frustrazioni di una vita inoperosa e la freddezza puritana della moglie Elaine, un’elegante bostoniana che egli ha sposato per i suoi soldi, l’hanno reso troppo esigente nei confronti del figlio. Il ragazzo che ha ormai diciassette anni e vive il difficile passaggio dall’adolescenza alla giovinezza ,si ribella , comincia a frequentare locali ed individui poco raccomandabili,  combina  guai. Il padre, esasperato e deluso, lo rinchiude a Laguna Perdida da cui Tom fugge con l’aiuto di loschi figuri del sottobosco losangelino..  Il direttore Sponti e mr Hillman affidano quindi ad Archer il compito di ritrovarlo.
In questa ricerca disperata- che Ross MacDonald rende con una sapienza espressiva senza pari- Archer si imbatte in personaggi di intensa e dolente umanità come l’attrice in disarmo Carol Brown, il fotografo Harold Harley, il vecchio musicista Jackman, ma anche in sadici,  abbrutiti,  psicopatici, pervertiti. E soprattutto in quelli che considerano il denaro- il dollaro- l’unica ragione di vita, l’unico valore.
“Vorrei che fosse mio padre” dice Tyndal a Lew Archer nel loro ultimo incontro.
Quattro anni dopo, con il ’68, la figura del Padre tanto cercata, invocata, sognata e perduta da parte di Ross MacDonald  sarebbe scomparsa dall’immaginario collettivo dell’Occidente.
*La bibliografia su Ross MacDonald è molto vasta. Vi consiglio il ritratto molto lucido che ne fa Pasquale Pede in ” Le radici del Noir”-Fondazione Rosellini. 

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