18
Lug
2014
“L’amore segreto di Madeleine”(“Madeleine”)di David Lean-1949
Dopo “Breve incontro”(1945) e i dickensiani “Grandi
speranze”(1946)e “Oliver Twist”(148), nel 1949 il grande regista
britannico portò sullo schermo, grazie all’eccellente sceneggiatura di
Stanley Hayes e Nicholas Phipps, uno dei casi criminali e giudiziari
più famosi dell’età vittoriana: “The Madeleine Smith’s Case”.
. Nel 1857 Madeleine Smith, una giovane donna appartenente alla ricca e timorata borghesia di Glosgow ,era stata arrestata e portata in giudizio con l’accusa terribile di aver avvelenato con l’arsenico il suo amante francese,certo Emile L’Angelier.. Durante le riprese, Lean, che era un donnaiolo ed un marito infedele( si sposò sei volte ed ebbe moltissime amanti), si innamorò della protagonista,la bionda ed eterea Ann Todd*, definita “la Garbo britannica”.. La love story fece scandalo anche perché il marito della Todd era un cugino di David Lean. Sarà anche per questi motivi “ incandescenti” che il film non è tra i capolavori dell’autore di “Il dottor Zivago” e “Lawrence d’Arabia”.Lean fu più brutale: di “Madeleine”(il titolo italiano è più pruriginoso…) disse che era la sua opera peggiore.
Non sono un esperto ma da amateur non posso dargli torto. La trama è
scontata. Una bella ragazza vittima dell’autoritario e bigotto
genitore(Leslie Banks) rifiuta il gentiluomo proposto dal padre e si
getta tra le braccia di un oscuro commesso,povero ed ambizioso( Ivan
Desny)che attraverso di lei mira a crearsi una brillante posizione
nella chiusa e retriva società della città scozzese. Dopo un primo
amplesso in campagna(noi spettatori vediamo solo le danze sfrenate dei
ballerini di una festa tradizionale),i due si incontrano con la
complicità della cameriera nella casa di Marble Square , di notte. (le
immagini di Glasgow sotto una pioggia battente sono bellissime).
Ma L’Angelier non si accontenta di incontri segreti. Vuole che Madaleine parli di loro al padre, che possa frequentare l’elegante ed inaccessibile salotto di casa come fidanzato e futuro marito. La giovane donna tra l’incalzante pressione del padre affinchè sposi il gentiluomo a lui gradito e l’amante che minaccia di far scoppiare uno scandalo, decide di troncare la relazione segreta. L’amante non desiste. Ma dopo aver bevuto con Madeleine una tazza di cioccolata si sente male e una settimana dopo muore avvelenato.
Madeleine Smith è l’assassina? Oppure l’amante respinto, disperato,si è ucciso?
Nella sequenza finale,molto hitchcockiana, il volto bellissimo ed inquietante della Todd nasconde il suo segreto..
*Ann Todd era famosa per “Settimo velo”con James Mason(cfr questo blog)e “Il caso Paradine” (1947)in cui era la moglie comprensiva di Gregory Peck.
PS Dal punto di vista poliziesco una domanda si impone :”Dove avrebbe preso L’Angelier l’arsenico per suicidarsi”? L’abilissimo avvocato difensore non lo spiega. Ma “Madeleine” è soprattutto un omaggio di Lean all’amata(da cui divorzierà in modo tempestoso nel 1957)..
. Nel 1857 Madeleine Smith, una giovane donna appartenente alla ricca e timorata borghesia di Glosgow ,era stata arrestata e portata in giudizio con l’accusa terribile di aver avvelenato con l’arsenico il suo amante francese,certo Emile L’Angelier.. Durante le riprese, Lean, che era un donnaiolo ed un marito infedele( si sposò sei volte ed ebbe moltissime amanti), si innamorò della protagonista,la bionda ed eterea Ann Todd*, definita “la Garbo britannica”.. La love story fece scandalo anche perché il marito della Todd era un cugino di David Lean. Sarà anche per questi motivi “ incandescenti” che il film non è tra i capolavori dell’autore di “Il dottor Zivago” e “Lawrence d’Arabia”.Lean fu più brutale: di “Madeleine”(il titolo italiano è più pruriginoso…) disse che era la sua opera peggiore.

Ma L’Angelier non si accontenta di incontri segreti. Vuole che Madaleine parli di loro al padre, che possa frequentare l’elegante ed inaccessibile salotto di casa come fidanzato e futuro marito. La giovane donna tra l’incalzante pressione del padre affinchè sposi il gentiluomo a lui gradito e l’amante che minaccia di far scoppiare uno scandalo, decide di troncare la relazione segreta. L’amante non desiste. Ma dopo aver bevuto con Madeleine una tazza di cioccolata si sente male e una settimana dopo muore avvelenato.
Madeleine Smith è l’assassina? Oppure l’amante respinto, disperato,si è ucciso?
Nella sequenza finale,molto hitchcockiana, il volto bellissimo ed inquietante della Todd nasconde il suo segreto..
*Ann Todd era famosa per “Settimo velo”con James Mason(cfr questo blog)e “Il caso Paradine” (1947)in cui era la moglie comprensiva di Gregory Peck.
PS Dal punto di vista poliziesco una domanda si impone :”Dove avrebbe preso L’Angelier l’arsenico per suicidarsi”? L’abilissimo avvocato difensore non lo spiega. Ma “Madeleine” è soprattutto un omaggio di Lean all’amata(da cui divorzierà in modo tempestoso nel 1957)..
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