17
Mag
2013
“L’incubo di Janet Lind”(Nightmare) di Freddie Francis-1964
Non
amo in modo particolare l’horror, ma questo film mi ha intrigato per
due motivi.In primo luogo, è stato prodotto dalla Hammer Film
Productions, casa di produzione inglese famosa per aver reso noto in
tutto il mondo negli Anni 60 il genere horror grazie alle serie
filmiche dedicate a Dracula(con Christopher Lee), a Frankenstein(con
Peter Cushing)e alla Mummia.In secondo luogo perchè lo sceneggiatore è
Jimmy Sangster(di cui ho letto nel 1987 un GM intitolato “Pallida come
la neve”).
Un’adolescente si aggira in camicia da notte lungo un corridoio tenebroso in preda al terrore. Sente delle voci, ha delle visioni. Infine apre una porta e si trova di fronte alla madre in una cella imbottita di un manicomio. La ragazza si sveglia gridando che anche lei è pazza. Janet Lind- così si chiama la nostra eroina-non può più quindi restare nel prestigioso college per signorine di buona famiglia Viene accompagnata da un’insegnante comprensiva ed affettuosa a casa. Non è il luogo ideale per ritrovare la serenità. La dimora è grandiosa, buia, sovraccarica di mobili antichi e di tendaggi polverosi, inquietante. Non solo: è stata in quella casa che sua madre ha ucciso suo padre con un coltello nel giorno del suo undicesimo compleanno. E’ un trauma che Janet non ha superato e che è la causa prima dei suoi incubi notturni. Il suo tutore, Henry Baxter-di cui Janet è innamorata- le invia un’abile infermiera con il compito di aiutarla a guarire. Ma le visioni notturne continuano: Janet vede una donna in bianco con il viso spettrale attraversato da un’orribile cicatrice.
E così arriva il giorno del suo compleanno. Ci sono Grace, la governante, l’autista, l’infermiera, due medici e Baxter con la moglie. Costei che Janet non ha mai visto assomiglia alla donna dei suoi incubi notturni(anche per la cicatrice). Janet afferra il coltello con cui dovrà tagliare la torta ed accoltella Mrs Baxter.
Mentre Janet è ricoverata in una casa di cura, la vicenda vira verso il Gotico, il Freudiano, il Diabolico. Sangster non si fa mancare nulla: richiami a ” Psycho”(1960) e soprattutto a “Les Diaboliques”di Clouzot. Finale da novel sensational…..
” L’incubo di Janet Lind” è un thriller elegante che non scade mai nel grandguignolesco e nel ridicolo(sebbene la trama lo permetterebbe), diretto con mano ferma da un buon artigiano e dalla fotografia eccellente giocata quasi tutta sul nero e grigio scuro(il bianco serve solo per far risaltare le camicie da notte delle donne vere e del sogno). Il cast è costituito da attori non eccelsi ma che reggono la loro parte in modo dignitoso. Certo se Janet Lind fosse stata Julie Christie………(ma l’attrice era impegnata con Schlesinger!).
Da vedere(ma in tv ci fanno vedere solo delle betises)
Un’adolescente si aggira in camicia da notte lungo un corridoio tenebroso in preda al terrore. Sente delle voci, ha delle visioni. Infine apre una porta e si trova di fronte alla madre in una cella imbottita di un manicomio. La ragazza si sveglia gridando che anche lei è pazza. Janet Lind- così si chiama la nostra eroina-non può più quindi restare nel prestigioso college per signorine di buona famiglia Viene accompagnata da un’insegnante comprensiva ed affettuosa a casa. Non è il luogo ideale per ritrovare la serenità. La dimora è grandiosa, buia, sovraccarica di mobili antichi e di tendaggi polverosi, inquietante. Non solo: è stata in quella casa che sua madre ha ucciso suo padre con un coltello nel giorno del suo undicesimo compleanno. E’ un trauma che Janet non ha superato e che è la causa prima dei suoi incubi notturni. Il suo tutore, Henry Baxter-di cui Janet è innamorata- le invia un’abile infermiera con il compito di aiutarla a guarire. Ma le visioni notturne continuano: Janet vede una donna in bianco con il viso spettrale attraversato da un’orribile cicatrice.
E così arriva il giorno del suo compleanno. Ci sono Grace, la governante, l’autista, l’infermiera, due medici e Baxter con la moglie. Costei che Janet non ha mai visto assomiglia alla donna dei suoi incubi notturni(anche per la cicatrice). Janet afferra il coltello con cui dovrà tagliare la torta ed accoltella Mrs Baxter.
Mentre Janet è ricoverata in una casa di cura, la vicenda vira verso il Gotico, il Freudiano, il Diabolico. Sangster non si fa mancare nulla: richiami a ” Psycho”(1960) e soprattutto a “Les Diaboliques”di Clouzot. Finale da novel sensational…..
” L’incubo di Janet Lind” è un thriller elegante che non scade mai nel grandguignolesco e nel ridicolo(sebbene la trama lo permetterebbe), diretto con mano ferma da un buon artigiano e dalla fotografia eccellente giocata quasi tutta sul nero e grigio scuro(il bianco serve solo per far risaltare le camicie da notte delle donne vere e del sogno). Il cast è costituito da attori non eccelsi ma che reggono la loro parte in modo dignitoso. Certo se Janet Lind fosse stata Julie Christie………(ma l’attrice era impegnata con Schlesinger!).
Da vedere(ma in tv ci fanno vedere solo delle betises)
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