Archivio blog

venerdì 20 aprile 2018

14 Mar 2012

Napoli Horror per Marie Corelli:”Vendetta!”(1886)-Gargoyle 2011

Scritto da Giuseppina La Ciura
Marie Corelli amava ambientare i suoi romanzi in luoghi esotici e,per lei inglese sebbene dichiarasse di essere figlia di un conte veneziano, Napoli lo era. In realtà, non vi era mai andata e lo si intuisce dal ritratto stereotipato che ne fa. Napoli è il bellissimo golfo, il Vesuvio fumante, le strade strette, buie e sporche e i suoi abitanti cenciosi, ignoranti e superstiziosi. Gli uomini gelosi e pronti ad usare il coltello per salvare il loro onore, le donne procaci, sensuali ed infedeli. Il protagonista è però un aristocratico,il conte Fabio Romani. Rimasto orfano di entrambi i genitori  nell’adolescenza, si è rivelato da adulto uomo morigerato e saggio. E soprattutto misogino. Niente avventure e relazioni femminili. Finchè a 27 anni nel Maggio del 1881, assistendo alla processione mariana, non incrocia lo sguardo della bellissima Nina e si innamora perdutamente. Un mese dopo il conte la sposa e ne fa la regina della sua villa sulle pendici del Vesuvio e del suo cuore. Un anno dopo nasce Stella, la bambina adorata. La felicità di Romani dura però  poco. Nell’estate del 1884 scoppia a Napoli un’epidemia di colera. Il conte si ammala nel tentativo di salvare un ragazzo infetto e muore. Ma la sua è una morte apparente. E così il conte si sveglia nella bara all’interno della cappella di famiglia. Per un vero miracolo, dopo una notte da incubo, riesce ad uscire dalla bara e dalla cripta  e a ritornare a casa sua. Dove ha la più amara delle sorprese: trova  la sua Nina tra le braccia di Guido Ferrari, il suo più caro amico. Potrebbe uccidere subito i due amanti, ma si frena. La vendetta va servita fredda…….
Com’è sua abitudine, la Corelli mescola i generi : l’horror alla Poe(il sepolto vivo, la tenebrosa cripta), il feuilleton alla Dumas(Il Conte di Montecristo, è ovvio)e il melodramma verdiano(Rigoletto).  Poi vi mette tutti i pregiudizi tipicamente britannici nei confronti di noi italiani e dei napoletani in particolare e molta  -incomprensibile per una lesbica-misoginia.L’alchimia che aveva avuto successo  in “Ziska.La strega delle Piramidi” non riesce. “Vendetta!” annoia, irrita e a volte fa ridere di gusto come  quando la Corelli inserisce sequenze come quella che vede Umberto I tra gli appestati dei bassi e affermazioni del genere” Cristo perdona le mogli fedifraghe perchè non ha mai amato una donna”.
Consigliato ai lettori che odiano le  donne(e anche un pò  se stessi)

Nessun commento:

Posta un commento