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lunedì 23 aprile 2018

13 Mag 2013

“Il bacio della morte”(Kiss of Death)di Henry Hathaway-1947

Scritto da Giuseppina La Ciura
Il film inizia e finisce con lo skyline di New York di notte. E’ Natale. Il grande albero di Natale brilla di mille luci a Times Square. I cittadini corrono per i Grandi Magazzini alla ricerca degli ultimi regali. Nick Bianco(Victor Mature) con tre suoi compagni tenta un colpo in una gioielleria in cima ad un grattacielo. Il tentativo di furto non riesce: il proprietario dà l’allarme. I tre complici riescono a fuggire, Nick finisce ferito ad una gamba ed arrestato.
Il viceprocuratore Louis D’Angelo(Brian Donlevy) cerca di barattare il nome dei compagni con una sentenza favorevole, ma Nick rifiuta. Viene condannato a 12 anni di galera, a Sing Sing. Tre anni più tardi, Nick viene sapere da Nettie Cavallo(Coleen Gray) che sua moglie si è suicidata e che le sue adorate bambine sono finite in un orfanatrofio. Non solo: Pete Rizzo, uno dei suoi “amici” è stato l’amante della moglie. Bianco decide di vuotare il sacco. Entra in scena a questo punto Tommy Udo(Richard Widmark), un killer psicopatico, che ha il compito di vendicare l’affronto subito dalla gang. Lo scontro tra Bianco e Udo si fa al calor bianco fino alla memorabile sequenza finale.
“Il bacio della morte” è uno dei più bei noir di tutti i tempi. A questo esito concorrono la regia essenziale e vigorosa di Henry Hathaway, un maestro del genere, la sceneggiatura di Ben Hect tratta da un romanzo di Eleazar Lipsky e soprattutto l’interpretazione  di Richard Widmark. La sua risata agghiacciante e la sequenza in cui getta giù dalle scale una povera paralitica, madre di Pete Rizzo, sono indimenticabili e fanno parte della Storia del Cinema

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