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martedì 17 aprile 2018

13 Mag 2011

” Delitto ai grandi magazzini”( “The whispering window-1936) di Cortland Fitzsimmons- I Bassotti 2011

Scritto da Giuseppina La Ciura

Alla licenza liceale, nel lontano 1966, la prof di Latino e Greco ci fece portare come testo   latino l’arcifamoso(e fumoso)”De Senectute” di Marco Tullio Cicerone. Come tutti(o quasi)sanno, il Mitico esalta la vecchiaia e cita tutta una folta schiera di vetusti che fecero in questa stagione della vita(Ah Mimnermo!)cose eccelse. Non so se il misconosciuto(almeno in Italia) scrittore americano Cortland Fitzsimmons sia stato un estimatore di Cicerone, certo lui che morì abbastanza giovane( a 56 anni)doveva avere della vecchiaia un’idea edulcorata e romantica tanto che scelse come sua eroina una zitella, Ethel Thomas, di anni 75. Bisogna riconoscere che la Thomas è acuta e saggia, ma è anche sommamente antipatica. Quanto le altre zitelle della Letteratura poliziesca sono apparentemente umili, timide e fragili, tanto lei è arrogante, invadente, noiosa e soprattutto ricca. Non v’è pagina di questo libro in cui la Thomas non parli dei suoi dollari, delle sue rendite, delle sue azioni, del suo ménage reso sicuro dalla ricchezza.In tempi di crisi ciò finisce con l’irritare il povero lettore, specie se è un prof di  italiano in pensione. Quanto alla trama, direi che è scontata, anche se vuole essere complicatissima, e che già nel primo capitolo un amateur è in grado di intuire quale sia il movente. Lo stesso décor-i grandi magazzini al tempo dei saldi- non è certo originale. Se poi si aggiungono tutte le digressioni possibili ed immaginabili dell’io narrante(miss Thomas, è ovvio), la misura è colma

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