13
Lug
2010
“Quaranta milioni”(1932) di Arturo Lanocita- GIM 1977
Arturo Lanocita (1903-1983) è il terzo giallista italiano apparso nella mitica collana delle Palmine mondadoriane.

Vi è un giovane giornalista(Silvio Melius o Vittorio De Sica?) che, innamorato della Rosetta, si improvvisa Rouletabille per scoprire la verità su un delitto senza cadavere e gira come una trottola impazzita per i centri atesini più famosi, sconfinando fino a Graz. E poi due poliziotti inconcludenti, un albergatore svizzero, un hidalgo spagnolo che ha il pallino dello spiritismo, un bieco seduttore “straniero”( i maschi italiani durante il Ventennio erano dei perfetti gentiluomini….), un’eccentrica brasiliana di mezz’età,regina del tabacco, che non sa tra chi dividere i quaranta milioni della sua eredità.
Lanocità è bravissimo nel costruire e tenere in vita una vicenda che lascia il lettore disorientato, sempre in bilico tra il desiderio di andare avanti nella lettura o di interromperla bruscamente.
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