Archivio blog

lunedì 16 aprile 2018

12 Nov 2010

Una camera chiusa made in Italy: “Il mistero dell’idrovolante” di Franco Vailati-GM 1935

Scritto da Giuseppina La Ciura
Il nostro è il Paese dei misteri irrisolti.  Nel campo della letteratura poliziesca ve n’è uno che mi ha sempre intrigata: il motivo per cui un popolo così ingegnoso non sia  mai riuscito ad avere un J.D.Carr o un Hake Talbot o anche un Paul Halter. Ovvero un maestro della camera chiusa. E così i polizieschi italiani  che affrontano questo tipo di enigma sono pochissimi. Il più famoso è “Il mistero dell’idrovolante” di Franco Vailati.*
Il banchiere Francesco Agliati, salito con un escamotage sul potente idrovolante Dol-Wal 134 che fa la tratta Ostia-Palermo, si ritira durante il volo nella minuscola toilette e…scompare.
Il ragionier Sabelli viene trovato a pezzi in due valigie tra Sapri e Roma. In un’Italia da cartolina, il veneto Boldrin e il romano Rienzi indagano.
La soluzione del mistero della camera chiusa è “quasi”impossibile, ma  non delude i cultori del sottogenere  a cui i Maestri più titolati hanno regalato nei decenni le spiegazioni più assurde, ricevendone in cambio  lodi sperticate.
*Un altro caso della camera chiusa, molto più semplice e verosimile, si trova in “La crociera del Colorado” di De Stefani, libro  da me recensito nell’estate scorsa. 

Nessun commento:

Posta un commento