12
Mag
2012
“Lumen”(1999)di Ben Pastor- Sellerio 2012
Nel tragico autunno del 1939, nel chiostro del convento di
Nostra Signora delle Sette Pene, a Cracovia, viene uccisa con un colpo
di pistola al cuore Madre Kazimierza. La religiosa, di famiglia
aristocratica, godeva fama in tutta la Polonia di santità perché aveva
ricevuto le stimmate, aveva continue visioni profetiche ed aveva fatto
anche dei miracoli. Delle indagini che si prevedono delicate e
difficili in quanto gli occupanti tedeschi vogliono far passare un
omicidio per un incidente viene incaricato il capitano dei Servizi
Segreti Martin Von Bora. Il giovane ufficiale è il tipico rappresentante
dell’aristocrazia militare prussiana( è di Lipsia). Ne ha tutte le
qualità : è serio, responsabile, corretto, rispettoso delle leggi e
delle regole, fedele alla moglie Benedikta.
E’ un ardente patriota che ha combattuto i Rossi in Spagna e ha partecipato con entusiasmo alle prime fasi della guerra contro la Polonia.Questo soldato gentiluomo affronta il caso della “Badessa Santa” com’è suo costume con serietà e un pizzico di interesse: Madre Kazimierza non è solo un essere umano la cui esistenza è stata brutalmente troncata ma è anche “Lumen”, una donna che irradia Luce in uno momento storico denso di tenebre e che pone domande profonde sulla Vita e sulla Morte( e tutto ciò che è Metafisica non può non interessare un tedesco colto e raffinato qual è Von Bora). Ad aiutarlo in questo caso così complesso, interviene padre Malecki, un sacerdote americano di origini polacche che il Vaticano ha inviato da Chicago a Cracovia per “studiare” la supposta santità della badessa. Von Bora e Malecki sono molto diversi per età, cultura e visione del mondo, ma,dopo una disputa iniziale finita a suon di pugni, collaborano con lealtà.
Ma molteplici ostacoli intralciano la loro attività investigativa.. Von Bora deve occuparsi,infatti, degli affari amorosi del suo coinquilino, maggiore Retz, delle avances sessuali di giovani e meno giovani attrici polacche e del suo matrimonio infelice, delle ridicole(o tragiche?)dissertazioni eugenetiche del colonnello Schenk, dei massacri di partigiani ed inermi contadini polacchi compiuti dalle SS e persino delle efferatezze dei militari sovietici a Katyn. Quando il giallofilo, stremato, arriva alla soluzione del caso della Badessa Santa, lo invade la delusione più cocente : l’assassino è troppo prevedibile.
“Lumen” ,che segna il debutto letterario di Ben Pastor, è definito nella quarta un giallo: a mio modesto parere,non lo è. Gli mancano la suspense e l’essenzialità narrativa(troppi dettagli, descrizioni,personaggi ed avvenimenti “inutili”al racconto poliziesco).E’ invece un eccellente romanzo storico in cui l’autrice rivela la sua solida cultura, l’accuratezza delle sue fonti documentarie ed uno stile raffinato , senza cedimenti alla fiction oggi tanto di moda.
E’ un ardente patriota che ha combattuto i Rossi in Spagna e ha partecipato con entusiasmo alle prime fasi della guerra contro la Polonia.Questo soldato gentiluomo affronta il caso della “Badessa Santa” com’è suo costume con serietà e un pizzico di interesse: Madre Kazimierza non è solo un essere umano la cui esistenza è stata brutalmente troncata ma è anche “Lumen”, una donna che irradia Luce in uno momento storico denso di tenebre e che pone domande profonde sulla Vita e sulla Morte( e tutto ciò che è Metafisica non può non interessare un tedesco colto e raffinato qual è Von Bora). Ad aiutarlo in questo caso così complesso, interviene padre Malecki, un sacerdote americano di origini polacche che il Vaticano ha inviato da Chicago a Cracovia per “studiare” la supposta santità della badessa. Von Bora e Malecki sono molto diversi per età, cultura e visione del mondo, ma,dopo una disputa iniziale finita a suon di pugni, collaborano con lealtà.
Ma molteplici ostacoli intralciano la loro attività investigativa.. Von Bora deve occuparsi,infatti, degli affari amorosi del suo coinquilino, maggiore Retz, delle avances sessuali di giovani e meno giovani attrici polacche e del suo matrimonio infelice, delle ridicole(o tragiche?)dissertazioni eugenetiche del colonnello Schenk, dei massacri di partigiani ed inermi contadini polacchi compiuti dalle SS e persino delle efferatezze dei militari sovietici a Katyn. Quando il giallofilo, stremato, arriva alla soluzione del caso della Badessa Santa, lo invade la delusione più cocente : l’assassino è troppo prevedibile.
“Lumen” ,che segna il debutto letterario di Ben Pastor, è definito nella quarta un giallo: a mio modesto parere,non lo è. Gli mancano la suspense e l’essenzialità narrativa(troppi dettagli, descrizioni,personaggi ed avvenimenti “inutili”al racconto poliziesco).E’ invece un eccellente romanzo storico in cui l’autrice rivela la sua solida cultura, l’accuratezza delle sue fonti documentarie ed uno stile raffinato , senza cedimenti alla fiction oggi tanto di moda.
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