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domenica 22 aprile 2018

12 Dic 2012

“L’assassino è perduto”(The killer is loose)di Budd Boetticher-1955

Scritto da Giuseppina La Ciura
Dopo la seconda metà degli Anni 50 il noir made in Usa- specie cinematografico-cominciò a declinare. L’America era cambiata. Niente più gangster alla James Cagney, niente détective con trench bianco sporco, feltro sugli occhi e sigaretta in bocca alla Sam Spade-Humphrey Bogart,niente dark lady bionde ed irresistibili alla Lana Turner e Veronica Lake.I nuovi eroi sono i poliziotti coraggiosi che “danno tanto e prendono poco”. I criminali sono spesso psicopatici molto,troppo umani e le donne fatali sono mogli  impaurite dai seni appuntiti sull’onda dei reggiseni armatura del tempo.
Tutto ciò è evidente in questo noir del 1955 del regista Budd Boetticher, allora considerato di serie B ed oggi rivalutato.
La trama è essenziale. Leon Pool (interpretato in modo magistrale da Wendell Corey)è un modesto cassiere di banca in una tranquilla cittadina americana. E’ un tipo buffo,perchè porta grandi occhiali essendo molto miope.Per questo, sotto le armi, lo chiamavano Nebbia. Pool ha però una moglie che lo adora e lo fa sentire un uomo importante.Per lei, si fa complice di un gruppo di malviventi che vogliono rapinare la sua banca.. La polizia, nella persona del tenente Sam Wagner(Joseph Cotten), scopre la verità senza perdere tempo, fa irruzione nel modesto appartamento di Pool ed in una sparatoria ne uccide la moglie. Pool viene condannato a 30 anni di reclusione. Prima di lasciare l’aula del tribunale, giura che vendicherà la morte della moglie uccidendo quella di Wagner(Rhonda Fleming).
Due anni dopo, Pool evade e…..
Film avvincente, vigoroso, ben costruito, ricco di suspense e di passione.
“Si vede”tutto d’un fiato. 

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