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giovedì 26 aprile 2018

5 Set 2014

Richard Marsh in “Il Romanzo Mensile”(1903-1920)

Scritto da Giuseppina La Ciura
Nell’aprile del 1903,dopo “La Domenica del Corriere”(8 Gennaio del 1899)e “La Lettura”(Gennaio 1901) ,”Il Corriere della Sera” sotto l’abile ed energica direzione di Luigi Albertini lanciava sul mercato “Il Romanzo Mensile”(cui seguirà nel 1908 “Il Corriere dei Piccoli”). Essendo Albertini un inguaribile anglofilo- in tempi in cui ancora dominava il romanzo d’appendice francese-fu l’australiano Guy Boothby con “La verga della sapienza”(“A bid for Fortune: or Dr Nikola’s Vendetta”-1895)ad inaugurare la collana. La scelta di iniziare con le avventure di un vilain occultista e dai poteri soprannaturali è indicativa di quelle che erano le intenzioni dell’Editore:presentare ad un pubblico di media cultura e a prezzi modici romanzi di grande appeal. Niente i”impegno” e scrittori “impegnati”,ma opere ed autori (e soprattutto autrici nascoste dietro pseudonimi maschili)”sensazionali”nel significato più ampio del termine. Tra gli scrittori di “Il Romanzo Mensile” dei tempi” eroici”(1903-1920) uno dei più amati dai lettori è stato il britannico Richard Marsh(1857-1915).Tra il 1903 e il 1920 ben 16 dei suoi circa 80 romanzi   apparvero nella collana (mentre altri e molti racconti uscivano su “La Lettura”). Io, da ragazza, ne ho letti molti( ma non il suo capolavoro “The Beetle”perchè esso fu pubblicato da noi -a quanto mi risulta-solo nel 1991 nel “Giallissimo”della casa editrice Garden).
Marsh è uno scrittore che ama passare con grande abilità da un genere “popolare” all’altro se non mescolarne alcuni. E così in “La Dea”( “The Goddess: a Demon” -1900) ecco apparire una donna fatale alla Rider Haggard che uccide senza pietà e possiede poteri fantastici, mentre in ” Il Marchese di Putney” o ” Reginald Towensend” il romanzo “di costume”, sociale si sposa con il poliziesco. Molte sono le eroine sfortunate come “Dorotea Gilbert” e/ la protagonista di “La Casa del Mistero”dove si incontra  il malvagio dai poteri ipnotici per non dimenticare la puerpera di “Un marito sorprendente” che partorisce con grande scandalo un figlio negro(e non ha mai tradito il compagno della vita). Poi i polizieschi a tinte forti come ” Il bacio interrotto”, “Il matrimonio di mrs Arnott”o “Il delitto nel giardino”. Comunque il romanzo di Marsh che mi ha colpito di più è ” La signora Musgrave e suo marito” anno XVI -Aprile del 1918.
Mister Musgrave è un giovanotto che ha sposato d’impulso una fanciulla del cui passato non sa nulla. In luna di miele ascolta per caso le dissertazioni dell’illustre dottor Byam il quale sostiene che la pazzia omicida è ereditaria. Lui sa che un tale Gardiner condannato per aver ucciso la moglie ha “sfortunatamente”una figlia e che questa ha ereditato la mente disturbata del padre. Musgrave scopre che la donna di cui parla il medico è sua moglie,la sua amatissima Mrs Musgrave. Il mattino dopo apprende che Byam è stato ucciso con una coltellata al cuore. Basta vedere la bellissima copertina per immaginare il seguito( ed il terribile finale). Quale lettore poteva sottrarsi al fascino di una trama così drammatica? 

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