9
Giu
2011
“Morsa di fango” (The cuckoo line affair) di Andrew Garve- GM 1958
Con
queste parole, nel Maggio del 1958, la Redazione Mondadoriana diretta
da Alberto Tedeschi Borio presentava ai suoi affezionati lettori questo
romanzo di Andrew Garve: “Una pausa al ciclone di violenza made in Usa
ed immergiamoci, questa settimana, in un bel giallo inglese.”
Nulla di più vero.
Siamo in un “tiepido pomeriggio d’un sabato di giugno” del 1953. Il signor Edward Latimer, un eccentrico sessantenne mite e rispettato da tutti, si dedica al giardinaggio nel suo “Villino dei Ginepri” in cui vive con la figlia Trudie, timida ed ingenua zitella di circa trent’anni. Dall’amata moglie cui è sempre stato fedele ha avuto anche due maschi: Quentin che fa l’avvocato ed Hugh che muove i primi passi come giallista. I due giovani vivono nella metropoli, ma vengono spesso a trovare padre e sorella nel tranquillo villaggio natio di Steepleford. Tutto scorre in modo sereno, anzi lieto perchè Hugh ha finalmente trovato in Cynthia l’anima gemella e parla di nozze prossime venture. Ma, come sempre, il destino è dietro l’angolo.
Mentre un venerdì pomeriggio mr Latimer sta tornando in treno da Londra, una bella ragazza entra nel suo scompartimento e alla fermata della stazioncina di Steepleford, con la scusa che qualcosa le è entrata nell’occhio, gli si getta tra le braccia. Da qui, l’accusa infamante: molestie sessuali. Considerata la mitica pruderie anglosassone, per mr Latimer è la rovina. Tutti lo mettono al bando. Un’ondata di fango lo travolge. Ma non basta. Poco dopo, la ragazza da lui “molestata” viene trovata strangolata in una marcita. Mr Latimer non è più solo un vecchio “satiro”, ma un assassino. Tutte le prove sono contro di lui, ma i suoi figli non credono alla sua colpevolezza. Improvvisatisi detective, dopo lunghe e difficili indagini ed un geniale espediente finale, svelano il complotto di una diabolica mente criminale.
Il romanzo si chiude con mr Latimer che sta disteso su una sedia a sdraio nel giardino di casa circondato dai suoi familiari……..
(Bei tempi, quelli!)
Nulla di più vero.
Siamo in un “tiepido pomeriggio d’un sabato di giugno” del 1953. Il signor Edward Latimer, un eccentrico sessantenne mite e rispettato da tutti, si dedica al giardinaggio nel suo “Villino dei Ginepri” in cui vive con la figlia Trudie, timida ed ingenua zitella di circa trent’anni. Dall’amata moglie cui è sempre stato fedele ha avuto anche due maschi: Quentin che fa l’avvocato ed Hugh che muove i primi passi come giallista. I due giovani vivono nella metropoli, ma vengono spesso a trovare padre e sorella nel tranquillo villaggio natio di Steepleford. Tutto scorre in modo sereno, anzi lieto perchè Hugh ha finalmente trovato in Cynthia l’anima gemella e parla di nozze prossime venture. Ma, come sempre, il destino è dietro l’angolo.
Mentre un venerdì pomeriggio mr Latimer sta tornando in treno da Londra, una bella ragazza entra nel suo scompartimento e alla fermata della stazioncina di Steepleford, con la scusa che qualcosa le è entrata nell’occhio, gli si getta tra le braccia. Da qui, l’accusa infamante: molestie sessuali. Considerata la mitica pruderie anglosassone, per mr Latimer è la rovina. Tutti lo mettono al bando. Un’ondata di fango lo travolge. Ma non basta. Poco dopo, la ragazza da lui “molestata” viene trovata strangolata in una marcita. Mr Latimer non è più solo un vecchio “satiro”, ma un assassino. Tutte le prove sono contro di lui, ma i suoi figli non credono alla sua colpevolezza. Improvvisatisi detective, dopo lunghe e difficili indagini ed un geniale espediente finale, svelano il complotto di una diabolica mente criminale.
Il romanzo si chiude con mr Latimer che sta disteso su una sedia a sdraio nel giardino di casa circondato dai suoi familiari……..
(Bei tempi, quelli!)
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