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sabato 28 aprile 2018

6 Set 2015

“La Legge e la Signora”(The Law and The Lady”-1875)di Wilkie Collins- Fazi

Scritto da Giuseppina La Ciura
Pubblicato in 26 puntate(dal settembre 1874 al Marzo 1875) sul “Graphic”, “The Law and the Lady” non è stato per più di un secolo conosciuto,in Italia, nel suo testo integrale. Nel 1939 era apparsa nella collana dei GEM-collana che il prof Pirani ha definito acutamente “una sorta di Reader’s Digest del poliziesco”-una sua traduzione-riduzione con il significativo titolo di “Insufficienza di prove”. Si deve alla raffinata casa editrice Fazi se, a partire dagli Anni 90 del secolo scorso, sull’onda della riscoperta inglese del grande Vittoriano, sono stati ritradotti capolavori come “La pietra di luna”,”la donna in bianco”,”Senza nome” e questo  bellissimo romanzo “dal fascino ambiguo”  in cui il giallofilo può trovare di tutto:  la detective story, il noir,l’horror e persino….. l’azione.
Tutto ha inizio con un errore di scrittura. Nella sagrestia di una chiesa di uno dei più squallidi quartieri di Londra, in un giorno tetro e piovoso,a conclusione di una cerimonia nuziale che sa di funerale, la sposa Valeria Brinton, volitiva ragazza del Nord, firma il registro  con il cognome del marito , Woodville.Gravissimo errore e di pessimo auspicio, sentenzia la zia .
Quattro giorni dopo,in  luna di miele a Ramsgate, la giovane, spinta da un’oscura inquietudine scopre che il vero nome del marito è Eustace Macallan.Un Mistero si cela quindi nel passato dell’uomo amato. Un Mistero su cui tutti ,incominciando proprio dal marito, gentiluomo mite e debole, sono decisi a tacere. Tornata a Londra, la coppia si separa. Eustace parte per la Spagna quale volontario della Croce Rossa nella seconda guerra carlista ,Valeria si trasferisce in casa di Benjamin, vecchio dipendente del padre ed abilissimo nel risolvere giochi enigmistici ed indovinelli pubblicati sulla stampa popolare .Sebbene a parere del marito, dei parenti e degli amici, quello  del detective dilettante- uno dei primi della letteratura poliziesca!- sia ritenuto un lavoro” inadatto”, anzi disdicevole per una signora( siamo in piena età vittoriana )Valeria procede inesorabile secondo gli schemi classici della Detection.Dapprima, va ad “interrogare” il maggiore FitzDavid,il miglior amico del marito. Il vecchio soldato non tradirà la parola data ma, troppo sensibile al fascino femminile,  la lascia nel suo studio, libera di cercare e di trovare l’indizio cruciale. Inizia così nel chiuso di una stanza tra libri ,patetici souvenirs e oggetti di ogni tipo una straordinaria” caccia al tesoro”  che tiene il lettore- per ben 30 pagine- con il fiato sospeso.
Ed eccolo ,il testo chiave: il resoconto del processo a carico di Eustace Macallan per l’avvelenamento tramite arsenico della prima moglie nella tenuta di  Greninch.Processo che si era concluso con l’umiliante ” verdetto scozzese”, l’assoluzione per insufficienza di prove. Durante una lunga notte insonne( siamo alla parte centrale del libro, quella che ha influenzato tanti scrittori di courtdrama) leggendo le varie deposizioni, le lettere, i brani di diario presentati in tribunale,
le arringhe  dell’Accusa e della Difesa, Valeria considera reperti e prove documentarie, avanza ipotesi, organizza nei minimi particolari il suo piano, fissa il metodo operandi Eustace è innocente e lei lo proverà.
L’ultimo volume, il terzo, vede la nostra eroina in azione.  Va a Edimburgo e a Gleninch,il luogo del delitto, interroga i servi presenti in villa, fruga tra i resti del letamaio a caccia di prove.Ha  soprattutto fiuto nel capire che il testimone chiave, colui che conosce la verità sulla morte della prima moglie è l’eccentrico, mostruoso e sensuale Miserrimus Dexter (con lui, padre e fratello di tanti “mostri” , Collins crea uno dei personaggi più intriganti della letteratura popolare )Sarà Dexter nell’eterno duello tra l’uomo e la donna ,il bene e il male, la ragione la follia, a darle la soluzione del mistero.
Nel più classico dei “The End”gialli
Ps per correttezza segnalo che questa recensione apparve su FG n 37 

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