6
Ago
2014
“IL canotto insanguinato ” di Augusto De Angelis Sellerio 2014
Scritto da Giuseppina La Ciura

L’incipit di questo romanzo poco noto del grande Au
gusto
De Angelis è drammatico, molto simenoniano. A Milano, nella Questura
di San Fedele, da sette ore, il commissario De Vincenzi sta
interrogando il siberiano Ivan Kiergine.L’uomo è accusato di aver
assassinato a San Remo la sua
amante francese Pauline Garat. Nella città rivierasca è stato
trovato, infatti, un canotto con sul fondo una pozza di sangue ,un
impermeabile rosso da donna ,una borsetta di coccodrillo e un
ombrellino. Il russo però nega:per lui la donna è scomparsa e bisogna
cercarla. De Vincenzi parte quindi per San Remo e si trascina dietro
Kiergine e un riottoso brigadiere Cruni .Arrivato in città,lo aspetta
“un sabba infernale “fatto di “assassinii misteriosi, di furti
iperbolici,di rompicapi polizieschi”.Il commissario noto per la sua
cultura e sensibilità è costretto ad indossare i panni del “duro”, del
privé che non dorme mai,che fa a botte con i criminali più pericolosi,
che spara, che percorre mezza Europa (in treno!),che entra ed esce da
luoghi equivoci .Attorno a lui alcuni dei personaggi tipici
dei
gialli italiani degli Anni Trenta : donne fatali , cocotte di buon
cuore .gangster spietati, drogati, giocatori d’azzardo, mediorientali
misteriosi e spie a volontà. Alla fine l’ordine torna in Riviera e il Commissario è pronto per un nuovo caso.(cfr “Il candeliere a sette fiamme ” )
Imperdibile!
NB : mi scuso per gli errori,ma sto scrivendo con il tablet , mezzo che non padroneggio.
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