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giovedì 26 aprile 2018

6 Ago 2014

“IL canotto insanguinato ” di Augusto De Angelis Sellerio 2014

Scritto da Giuseppina La Ciura
L’incipit di questo romanzo poco noto del grande Augusto De Angelis è  drammatico, molto simenoniano. A Milano, nella Questura di San Fedele, da  sette ore,  il commissario De Vincenzi sta interrogando il siberiano Ivan Kiergine.L’uomo  è accusato di aver assassinato  a San Remo la sua amante francese Pauline Garat. Nella città rivierasca è stato  trovato,  infatti, un canotto con sul fondo  una pozza di sangue ,un impermeabile rosso da donna ,una borsetta   di coccodrillo e un ombrellino. Il russo però  nega:per lui la donna è scomparsa e bisogna cercarla. De Vincenzi parte quindi per San Remo e si trascina dietro Kiergine e un riottoso brigadiere Cruni .Arrivato in città,lo aspetta “un sabba infernale “fatto di “assassinii misteriosi, di furti iperbolici,di rompicapi polizieschi”.Il commissario  noto per la sua cultura e sensibilità  è costretto ad indossare i panni del “duro”, del privé che non dorme mai,che fa a botte con i criminali più pericolosi, che spara, che percorre mezza Europa (in treno!),che entra ed esce da luoghi equivoci .Attorno  a lui alcuni  dei personaggi  tipici dei gialli italiani degli Anni Trenta : donne fatali , cocotte di buon cuore .gangster spietati, drogati, giocatori d’azzardo, mediorientali  misteriosi  e spie a volontà. Alla fine l’ordine torna in Riviera e il Commissario  è pronto per un nuovo caso.(cfr “Il candeliere  a sette fiamme ” )
Imperdibile!
NB : mi scuso per gli errori,ma sto scrivendo con il tablet , mezzo che non padroneggio.

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