5
Set
2016
“Nessuno mi crederà”( ” They won’t believe me”)di Irving Pichel -1947
Hollywood
dagli Anni 30 agli Anni 50 fu la Mecca del Cinema per la presenza in
contemporanea di grandi attori, grandi registi, grandi produttori e
grandi sceneggiatori. Abbiamo citato, tra questi ultimi Salinger,
Faulkner, Bloch,McDonald, e per questo noir del 1947 Jonathan Latimer.
Siamo in tribunale a Los Angeles. Il difensore dell’accusato -di doppio omicidio- chiama a deporre il suo cliente, Larry Ballantine. Il quale racconta la sua verità(che è poi la verità) con un lunghissimo flash-back. E qui non si può evitare di parlare dell’attore che interpreta il protagonista: si tratta di uno straordinario Robert Young. Questo attore aveva la capacità di essere ambiguo ma simpatico e piacere,anche se mascalzone matricolato, alle spettatrici. In questo film è un modesto impiegato che con il suo fascino e la sua apparente dolcezza sposa una donna ricchissima e,per questo, autoritaria( l’attrice è Rita Johnson). E’ ovvio che la tradisce:prima con una giornalista(Janet Greer),poi con una segretaria,l’avida e sensuale Verna(Susan Haywood). La moglie ad ogni tradimento cambia residenza e lavoro per il fedifrago. Così si va da NY a Los Angeles e poi,infine,in un ranch sperduto tra le montagne. Larry sembra felice ,ma prepara la fuga a Reno con Verna e i soldi della moglie. Gli va male. Anzi, va male a lui e alle sue donne.
Finale beffardo alla Latimer.
“Nessuno mi crederà” ha tutti i requisiti per essere un noir famoso : se non lo è è colpa della regia troppo schematica di un certo Pichel.
Siamo in tribunale a Los Angeles. Il difensore dell’accusato -di doppio omicidio- chiama a deporre il suo cliente, Larry Ballantine. Il quale racconta la sua verità(che è poi la verità) con un lunghissimo flash-back. E qui non si può evitare di parlare dell’attore che interpreta il protagonista: si tratta di uno straordinario Robert Young. Questo attore aveva la capacità di essere ambiguo ma simpatico e piacere,anche se mascalzone matricolato, alle spettatrici. In questo film è un modesto impiegato che con il suo fascino e la sua apparente dolcezza sposa una donna ricchissima e,per questo, autoritaria( l’attrice è Rita Johnson). E’ ovvio che la tradisce:prima con una giornalista(Janet Greer),poi con una segretaria,l’avida e sensuale Verna(Susan Haywood). La moglie ad ogni tradimento cambia residenza e lavoro per il fedifrago. Così si va da NY a Los Angeles e poi,infine,in un ranch sperduto tra le montagne. Larry sembra felice ,ma prepara la fuga a Reno con Verna e i soldi della moglie. Gli va male. Anzi, va male a lui e alle sue donne.
Finale beffardo alla Latimer.
“Nessuno mi crederà” ha tutti i requisiti per essere un noir famoso : se non lo è è colpa della regia troppo schematica di un certo Pichel.
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