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giovedì 19 aprile 2018

3 Dic 2011

Arriva Lemmy Caution “Pericolo Pubblico”(This Man is dangerous-1936)di Peter Cheyney-I Mastini 2011

Scritto da Giuseppina La Ciura
A fine Novembre avevo iniziato a rileggere “L’enigma della vasca dei pinguini”(alias ” Un dramma nell’acquario”) il romanzo  che  ha segnato nel lontano 1931  il debutto sulla scena della Letteratura Poliziesca di miss Withers e del suo degno compagno Oscar Piper. Dopo il primo capitolo, ho rimandato il tutto a tempi da destinarsi, tempi più sereni. E mi sono gettata tra le braccia di Lemmy Caution anche lui al debutto. Siamo nel 1936 e “This Man is dangerous”( in italiano “Pericolo pubblico”).
Di questo personaggio e del suo autore Peter Chyney ho sentito parlare fin da bambina. Due erano infatti gli scrittori prediletti di mio nonno Isidoro: Edgar Wallace e Peter Cheyney. I gialli del primo  avevano movimentato le sue noiose serate durante i tranquilli Anni Trenta. I gialli-o meglio gli hard-boiled-del secondo gli avevano reso più sopportabili gli acciacchi della vecchiaia.
Peter Cheyney , nato a Londra nel 1896, aveva pubblicato il suo primo Lemmy Caution ( appunto “This Man is dangerous”) nel 1936 appena quattro anni dopo la morte del suo grande compatriota, “L’uomo col bocchino”. Il libro ebbe un grande successo ,ma non apparve in Italia(e nemmeno in Francia). Alberto Borio Tedeschi,che pure era un estimatore di Cheyney, non potè pubblicarlo nella mitica collana Mondadori che dirigeva* perchè le avventure di Lemmy Caution erano considerate troppo violente dall’occhiuta censura fascista. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando tutto ciò che era americano** divenne favoloso, di moda, Tedeschi pubblicò  Cheyney nella rinata collana del Giallo. Iniziò con “Uneasy terms” del 1946 che apparve chez nous nel 1947 con il titolo “La polizia ringrazia”. Gli aficionados del Nostro dovettero aspettare fino al 1949 per leggere “Pericolo pubblico”(che tra l’altro aveva una copertina indimenticabile).
Il successo di Cheyney fu enorme. Per la prima parte degli Anni 50 Lemmy Caution e il suo collega inglese Slim Callaghan non ebbero rivali presso il pubblico(specie maschile). Poi iniziò il declino. Altri “duri” apparvero e di Cheyney e dei suoi personaggi si parlò sempre meno.
In questo Dicembre del 2011 Marco Polillo ci ridà nella collana I Mastini il primo Lemmy Caution e per i giallofili è festa. Anche per me che non faccio pazzie per l’hard.boiled.
Chi è Lemmy Caution? E’ un evaso da Oklahoma City dove ha ucciso una guardia e il vicesceriffo.E’ un killer.E’ un duro,uno tosto,tostissimo(poi sapremo che è un agente federale della FBI). All’inizio del romanzo lo troviamo a Londra, nel cuore di Londra, Quartieri Alti dove fa la posta alla bella e svitata Miranda Van Zelden, tipica fanciulla ricca che combatte la noia flirtando con gangster e facendosi spennare in losche case d’azzardo. Lemmy ha fatto dei programmi su Miranda oltre a quello di portarsela a letto dato che “la dama”- così parla il Nostro- ha tutte le curve al punto giusto. Ma su Miranda hanno messo gli occhi anche  vari gangster tra cui il feroce  Ferdie Siegella, re del racket dei sequestri. Costui ingaggia Lemmy attraverso la sua pupa Constance detta Connie con il compito di sedurre Miranda e consegnarla senza colpo ferire a lui e alla sua gang.
Si sa che quando il gioco si fa duro,i duri giocano. E Lemmy non si sottrae. Anzi si rivela un vero maestro. E così fuoco e morti ammazzati a volontà.
Per finire in bellezza trascrivo il giudizio”quasi affettuoso”di Tedeschi:” Questo spericolato agente dell’FBI un pò eroe e un pò anti-eroe…Questo cronista che racconta in prima persona e al tempo presente le proprie avventure,che prende di petto i lettori…Il suo umorismo è un pò nero, ma raramente sconfina nel macabro, le sue avventure galanti sono un pò spregiudicate,ma non possono urtare nemmeno i moralisti; e se i suoi metodi sono tutt’altro che ortodossi, c’è sempre il fine che li giustifica”***
* Nelle Palmine sarebbero potuto apparire benissimo i romanzi di JDCarr. Se ciò non avvenne, fu “opera” di Tedeschi che non amava il Maestro della Camera Chiusa.
** Cheyney è considerato “il più americano degli scrittori inglesi”.
***CFR le note biografiche presenti nel volume. 

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