28
Mag
2012
“La buona morte”( Murder by prescription-1937)di Jonathan Stagge- GM 1952
I
britannici Richard Webb e Hugh Wheeler( a volte insieme con Martha
Mott Kelly e Mary Louise Aswell White) hanno scritto molti polizieschi
sotto gli pseudonimi di Patrick Quentin, Q.Patrick e Jonathan Stagge. In
alcune di queste opere hanno toccato temi complessi e, per i tempi,
audaci come l’omosessualità, la folie à deux,il sadomasochismo, la
ninfomania, il voyeurismo*In questo secondo romanzo a firma Jonathan
Stagge(il primo è ” E i cani abbaiano”) del 1937, che a giorni sarà
ristampato nella collana dei Classici del Giallo Mondadori(per
l’edicola e in e-book),viene affrontato, anche se en passant,il tema
dell’eutanasia, della “buona morte”, come recita il titolo italiano.
L’incipit è classico. E’ una gelida sera di Gennaio. Dopo cena, il dottor Hugh Westlake, sta appisolandosi davanti al camino quando la figlioletta Dawn gli legge il brano di un articolo apparso sul Times di Grovestown. In esso si parla delle”sensazionali dichiarazioni a favore dell’eutanasia” fatte dal dottor Westlake durante le Assise della Scienza. Il medico non dà molta importanza alla cosa sapendo bene che è un refuso: a pronunciarsi a favore della “buona morte” è stato il dottor Westbrook, “un vecchio rimbambito”. Mentre Dawn si ritira in camera a sognare dei leprotti di razza belga che il papà le ha promesso come regalo per il suo decimo compleanno, il buon dottore torna accanto al caminetto per il bicchiere della staffa. Ma non può bere in pace:squilla il telefono. E’ la bellissima voce di Hermia Landreth, figlia della signora Talbot, che gli chiede di recarsi subito da lei. La madre, malata di cancro in fase terminale, soffre terribilmente. Westlake accorre al suo capezzale e le dà della morfina. La mattina dopo, apprende che la donna è morta e, poco dopo, muoiono sempre per abuso di morfina altri due pazienti incurabili del dottore. Omicidio o eutanasia? L’ispettore Cobb è costretto a mettere il nome dell’amico Westlake in cima alla lista dei sospettati. Sarà, come sempre, la piccola Dawn a risolvere il caso. Il nome dell’assassino apparirà chiaro a chi ha letto ” The stars spell death” ovvero “Scritto tra gli astri” (1939)terza avventura del duo Westlake e figlia.
* Non dirò i titoli dei gialli in questione perchè vorrei che i lettori giovani li leggessero, anche se sono piuttosto datati.
L’incipit è classico. E’ una gelida sera di Gennaio. Dopo cena, il dottor Hugh Westlake, sta appisolandosi davanti al camino quando la figlioletta Dawn gli legge il brano di un articolo apparso sul Times di Grovestown. In esso si parla delle”sensazionali dichiarazioni a favore dell’eutanasia” fatte dal dottor Westlake durante le Assise della Scienza. Il medico non dà molta importanza alla cosa sapendo bene che è un refuso: a pronunciarsi a favore della “buona morte” è stato il dottor Westbrook, “un vecchio rimbambito”. Mentre Dawn si ritira in camera a sognare dei leprotti di razza belga che il papà le ha promesso come regalo per il suo decimo compleanno, il buon dottore torna accanto al caminetto per il bicchiere della staffa. Ma non può bere in pace:squilla il telefono. E’ la bellissima voce di Hermia Landreth, figlia della signora Talbot, che gli chiede di recarsi subito da lei. La madre, malata di cancro in fase terminale, soffre terribilmente. Westlake accorre al suo capezzale e le dà della morfina. La mattina dopo, apprende che la donna è morta e, poco dopo, muoiono sempre per abuso di morfina altri due pazienti incurabili del dottore. Omicidio o eutanasia? L’ispettore Cobb è costretto a mettere il nome dell’amico Westlake in cima alla lista dei sospettati. Sarà, come sempre, la piccola Dawn a risolvere il caso. Il nome dell’assassino apparirà chiaro a chi ha letto ” The stars spell death” ovvero “Scritto tra gli astri” (1939)terza avventura del duo Westlake e figlia.
* Non dirò i titoli dei gialli in questione perchè vorrei che i lettori giovani li leggessero, anche se sono piuttosto datati.
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