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giovedì 19 aprile 2018


25 Gen 2012

Finalmente un Giallo!”Donna nel fango” (Woman in the question)di Anthony Asquith-1950

Scritto da Giuseppina La Ciura
Finalmente dopo tanti noir un Giallo! E per giunta diretto  da Anthony Asquith, regista inglese  raffinato  e colto.
Secondo Dopoguerra. L’Inghilterra è povera. Ci si arrangia come può. Specie le donne. Una di queste è Astra Huston che vive facendo la chiromante nelle fiere, ma che non disdegna di accompagnarsi a maturi signori. Una mattina, però, viene trovata strangolata nella sua modesta camera da letto. Il sovrintendente Lodge di Scotland Yard-che non ha niente del fascino dei suoi colleghi letterari- concentra la sua attenzione su quelli che meglio hanno conosciuto la vittima. Ben presto si accorge che ognuno di loro-la cameriera, la sorella, il fidanzato di costei, il vicino di casa, il marinaio suo amante-dà della donna morta un’immagine diversa. Per la cameriera  è una  vera signora, per la sorella  un’ alcolizzata, per il fidanzato(un Dirk Bogarde alle prime armi)  una viziosa, per il vicino di casa una creatura dolce e timida, per il marinaio una donna romantica ed appassionata. E’ il cosiddetto “Rashomon effect” che è poi il pirandelliano “Così è se vi pare”.
Saranno il figlioletto della cameriera ed un pappagallo(i due innocenti) a condurre il poliziotto alla verità. Piuttosto prevedibile, ma che non intacca il valore di un film costruito in modo magistrale. 

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