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lunedì 16 aprile 2018

25 Dic 2010

In un Natale lontano: “Espiazione” (The lady from newhere-1910)di Fergus Hume- GEM 1935

Scritto da Giuseppina La Ciura
Nel Natale del 1960 avevo 13 anni.  Il giorno di Natale, dopo il pranzo di famiglia, mi sono rifugiata nello studio di mio nonno, ho tirato fuori i Gialli Economici Mondadori dalle bellissime copertine, ho scelto  questo romanzo di Fergus Hume che mi sembrava invitante, mi sono seduta in poltrona davanti alla finestra e ho iniziato a leggere, con accanto un piattino pieno di dolci di mandorle e fichi.
“Nella notte del 24 Luglio del 1927*, tra le undici e mezzanotte, Grangebury, piccolo sobborgo lontano da Londra,” è immerso in un profondo sonno…Il silenzio abituale del pacifico villaggio inondato dal chiarore lunare viene improvvisamente spezzato dal grido acuto di una donna terrorizzata.-”Aiuto! Aiuto! Un assassinio!”. Il policeman che fa il suo giro di ronda interviene con prontezza e conduce la donna fino ad una casetta di mattoni rossi sulla cui porta una debole luce illumina la scritta “Posto di Polizia”. Dentro, in una stanza ingombra di carte, due uomini parlano. L’uno,in uniforme, grande e grosso, dall’aria marziale e la barba rossastra, è il commissario Lackland.L’altro, in borghese, è Alessandro Gebb, considerato a Scotland Yard un detective dal fiuto straordinario. Ai due la donna racconta tra le lacrime di aver trovato al suo ritorno a casa a Paradise- Row la sua pensionante miss Ligram strangolata. Non basta: quando i due detective si recano sul posto, trovano la donna morta in una stanza arredata sontuosamente in giallo. Di lei nulla si sa, se non che negli ultimi anni ha cambiato ogni sei mesi nome e domicilio portando però  sempre con sè l’arredamento per ricreare la sua camera gialla.
Alessandro Gebb, in difficoltà dinanzi a questo fitto mistero, si reca in casa del suo maestro Simon Parge che l’obesità ha reso disabile. E’ lui che dà al discepolo il bandolo della matassa, raccontando con dovizia  di particolari un delitto di vent’anni prima, avvenuto nella camera gialla di Kirkestone Castle…….
Com’è facile arguire, “Espiazione”, uno dei quasi 150 polizieschi dell’inglese Fergus Hume, è soprattutto  un drammone a tinte fosche di impianto e gusto ottocenteschi, alla Wilkie Collins tanto per intenderci. I protagonisti vivono  passioni forti quali l’invidia, l’avidità, l’odio, la vendetta e, per questo, non mancano le scene madri e i colpi di teatro. Anche lo scioglimento dell’enigma è in linea con tutto il racconto e  quindi convincente.
In quel pomeriggio di Natale del 1960 “Espiazione” mi conquistò. A 13 anni il mistero è il mistero e le passioni sono sempre forti. Rileggendolo in questi giorni del Natale 2010, quando la vita mi  ha svelato tutti i suoi misteri eccetto quello più grande e le passioni sono quasi tutte spente, ho trovato questo giallo melenso  e piuttosto noioso. Comunque, migliore di tanti romanzi di oggi.
*Il libro di Hume è del 1910, ma il traduttore mondadoriano spostò la data al 1927…E’ un accorgimento che non convince chi ha un minimo di cultura. A 13 anni, è ovvio non me ne accorsi. Il 1927 e il 1910 per me pari erano…..
Chi voglia leggere il libro e non abbia modo di comprare l’edizione del 1935  può benissimo ripiegare sull’edizione  del 1996 di Compagnia del Giallo- Gruppo Newton. Il giallo ha un titolo che si avvicina di più a quello inglese “L’enigma della donna errante

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