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venerdì 20 aprile 2018

19 Giu 2012

Sempre Max S. Ehrlich ” La mosca e il ragno”(Spin the glass web-1952) -GM 1953

Scritto da Giuseppina La Ciura
La lettura di “Una lettera dal passato” mi ha fatto venire in mente un altro giallo sempre a firma Max Ehlich apparso nel lontano Maggio del 1953 nella gloriosa collana mondadoriana diretta da Alberto Tedeschi Borio. Il titolo inglese è “Spin the glass web”: da noi si preferì un più accessibile “La mosca e il ragno”. Il titolo scelto dall’autore è un abile gioco di parole che indica la ragnatela e nel contempo il mondo della televisione in cui lavorano i personaggi principali del romanzo. Non vi sono dubbi che la mosca sia Don Newell. Don  è il tipico bravo ragazzo americano degli Anni 50. Ha combattuto in Europa, ha una moglie e due bambini adorabili, una bella casa nei sobborghi di New York, uno stipendio di tutto rispetto e un lavoro di sceneggiatore televisivo che gli piace . Come quasi tutti gli uomini, Newell non sa però resistere al richiamo erotico di un’abile sirena. Lei si chiama Paula Ranier. La sua vita sembra ricalcata  su quella di Marilyn Monroe,l’icona del momento. Infanzia squallida: padre di origine francese morto alcolizzato, madre di tbc. Orfana, finisce in un istituto di carità da dove fugge per darsi all’accattonaggio e  al furto,  Per cambiar vita, sposa giovanissima un criminale di mezza tacca, un allibratore clandestino, certo Fred Abbott, “grasso, corpacciuto, dal collo taurino:”. Il matrimonio dura poco. Paula, usando le armi tipiche delle donne belle e senza scrupoli, diventa modella, ballerina, attrice alla radio. La meta successiva è la televisione e poi Hollywood. Per riuscirci, va letto( a suon di dollari, molti dollari) oltre che con Don Newell anche con  Henry Hinge, l’ambizioso addetto alla documentazione della trasmissione “ Omicidio a New York”. Hinge è un uomo maturo, grasso, per nulla avvenente, ma come Newell è pazzo di lei e paga profumatamente  i favori che la donna gli elargisce con parsimonia.  Il romanzo si apre con Newell che ,rinsavito, vuole porre fine alla relazione e ai ricatti dell’amante. Per questo, dopo una giornata di lavoro, si reca da lei, deciso a tutto, anche ad ucciderla.. Quando arriva all’appartamento n 1406-come si vede nella splendida copertina di Jacono- scopre però  che  qualcuno l’ha preceduto: Paula giace sul pavimento con un buco sulla tempia.
Tutto il resto della storia lo lascio al lettore.
Il romanzo, che non è  un giallo d’indagine ma  un thriller psicologico, merita  di essere ripubblicato più di tanti  Queen o Eberhart o Van Dine che i giallofili conoscono a memoria. I lettori più giovani potrebbero così assaporare il gusto di un’America più semplice  dove le mogli stavano a casa ad accudire i figli e perdonavano i tradimenti,  i mariti, pentiti, ritornavano “a casa, dopo l’uragano” e i colpevoli trovavano sempre  la giusta punizione.(Come sottofondo un disco dei Platters o di Sarah Vaughan..)
NB- Da questo romanzo è stato tratto il film  “Delitto alla televisione”(The glass web) con  John Forsythe nella parte di Don e l’immenso Edward G.Robinson in quello di Hinge. 

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