16
Nov
2010
“Il tè delle tre vecchie signore”( Der tee der drei alten Damen) di Friedrich Glauser-Sellerio 2010
Ginevra, 1935. “La dannata Società delle Nazioni rende insicura
la città, ci sono solo seccature” sostiene il commissario Pillevuit
dalla lunga barba bionda da gnomo. Come non dargli ragione?
“Alle due di notte place du Molard è deserta”.L’agente Malan si
annoia e sbadiglia, quando gli si pare dinanzi un giovane vestito
elegantemente che si comporta in modo strano. Prima si toglie la giacca,
poi si slaccia la cintura di pelle e resta in mutande, le giarrettiere
di seta blu bene in vista. Barcolla, cade. Ha le pupille dilatate , i
tratti del viso rigidi ed immobili. Malan non sa cosa fare di quell’uomo
che crede ubriaco, quando ecco arrivare Louis Dominicé, professeur de
Psycologie all’Università. E’ un caso di avvelenamento, sentenzia. E
telefona all’ospedale. Il suo allievo, dottor Thévenoz, che si prende
cura del giovanotto, conferma la diagnosi,
dopo aver osservato la puntura nella piega del gomito, come un’endovena
fatta da una mano inesperta, e i sintomi evidenti: avvelenamento per
iosciamina . Il malato, che si scopre essere un diplomatico inglese,
certo Walter Crawley, segretario di sir Avindranath Eric Bose, sembra
riprendersi, ma dopo la visita di una donna misteriosa, muore avvelenato
da un tè alla giusquiama, una solanacea. Poco tempo dopo, con le stesse
modalità e con l’apparizione finale della stessa donna, muore
Etelster, un farmacista nel cui retrobottega si svolgevano riti
esoterici e loschi affari. Le indagini sono affidate al già citato
Pillevuit che trova un brillante aiutante in Cyrill Simpson O’Key, un
irlandese che si spaccia per giornalista del “Globe”e che in realtà è
un agente segreto di Sua Maestà Britannica. Anche la donna misteriosa,
Natalija Kuragina, è un agente segreto, questa volta al servizio
dell’Unione Sovietica del compagno Stalin. Quindi “..da un lato
l’ambiente diplomatico,” con i suoi inconfessabili intrighi ….dall’altro
la scienza.” che deborda spesso nell’occultismo e in esperimenti
crudeli su poveri relitti umani,come afferma il sostituto procuratore De
Morsier. Non basta: è anche tutto un agitarsi nell’ombra di massoni
cui nulla sfugge,maharaja onesti e per questo detronizzati, morfinomani
in fuga da una realtà insostenibile e trafficanti di droga, giovani
donne in carriera come la psichiatra Madge Lemoyne, missionari americani
che lavorano per la Standard Oil, medium che usano ricette delle
streghe medioevali, del Maestro dei Cieli dorati dal volto di legno e di
tre vecchie signore che bevono il tè….
“Non ci capisco niente. Tutta questa faccenda mi sembra terribilmente confusa..” confessa il giovane Jakob Rosenstock. Come nella vita, d’altronde.
“Alle due di notte place du Molard è deserta”.L’agente Malan si
annoia e sbadiglia, quando gli si pare dinanzi un giovane vestito
elegantemente che si comporta in modo strano. Prima si toglie la giacca,
poi si slaccia la cintura di pelle e resta in mutande, le giarrettiere
di seta blu bene in vista. Barcolla, cade. Ha le pupille dilatate , i
tratti del viso rigidi ed immobili. Malan non sa cosa fare di quell’uomo
che crede ubriaco, quando ecco arrivare Louis Dominicé, professeur de
Psycologie all’Università. E’ un caso di avvelenamento, sentenzia. E
telefona all’ospedale. Il suo allievo, dottor Thévenoz, che si prende
cura del giovanotto, conferma la diagnosi,
dopo aver osservato la puntura nella piega del gomito, come un’endovena
fatta da una mano inesperta, e i sintomi evidenti: avvelenamento per
iosciamina . Il malato, che si scopre essere un diplomatico inglese,
certo Walter Crawley, segretario di sir Avindranath Eric Bose, sembra
riprendersi, ma dopo la visita di una donna misteriosa, muore avvelenato
da un tè alla giusquiama, una solanacea. Poco tempo dopo, con le stesse
modalità e con l’apparizione finale della stessa donna, muore
Etelster, un farmacista nel cui retrobottega si svolgevano riti
esoterici e loschi affari. Le indagini sono affidate al già citato
Pillevuit che trova un brillante aiutante in Cyrill Simpson O’Key, un
irlandese che si spaccia per giornalista del “Globe”e che in realtà è
un agente segreto di Sua Maestà Britannica. Anche la donna misteriosa,
Natalija Kuragina, è un agente segreto, questa volta al servizio
dell’Unione Sovietica del compagno Stalin. Quindi “..da un lato
l’ambiente diplomatico,” con i suoi inconfessabili intrighi ….dall’altro
la scienza.” che deborda spesso nell’occultismo e in esperimenti
crudeli su poveri relitti umani,come afferma il sostituto procuratore De
Morsier. Non basta: è anche tutto un agitarsi nell’ombra di massoni
cui nulla sfugge,maharaja onesti e per questo detronizzati, morfinomani
in fuga da una realtà insostenibile e trafficanti di droga, giovani
donne in carriera come la psichiatra Madge Lemoyne, missionari americani
che lavorano per la Standard Oil, medium che usano ricette delle
streghe medioevali, del Maestro dei Cieli dorati dal volto di legno e di
tre vecchie signore che bevono il tè….“Non ci capisco niente. Tutta questa faccenda mi sembra terribilmente confusa..” confessa il giovane Jakob Rosenstock. Come nella vita, d’altronde.
Nessun commento:
Posta un commento