18
Set
2014
” Partire è un po’ morire”"(“Murder in time”)della scozzese Elizabeth Ferrars-I Bassotti 2014

Come è potuto accadere il “miracolo”? Innanzitutto, il romanzo è stato tradotto in modo integrale(mentre le edizioni dei vecchi Gialli Mondadori non lo erano)e da una traduttrice eccellente Marisa Castino Bado ,che ha saputo dare il giusto ritmo e colore al testo di una scrittrice giallo-rosa. Così, ho potuto seguire le varie fasi dell’intreccio, condividere le emozioni forti anche se controllate dei personaggi,capire le motivazioni che spingono al delitto(o meglio ai delitti)ed abbandonarmi alla suspense sottile ma implacabile che attraversa tutto il libro.
“Murder in time” presenta un affair
dalle numerose sfaccettature in cui è molto difficile distinguere
specie nel suo eroe-antiroe dove finiscano le buone intenzioni e inizino
le crudeltà e gli atti criminosi. Tutto è ambiguo, anche il movente e
la soluzione dell’intrigo.Per fortuna,dopo tanti colpi di scena e una mancata strage, nell’ultima mezza pagina spunta la dolce alba di un amore.
(Come sono romantica. Sarà l’autunno…..)
* In particolare mi è piaciuto “Gelo nelle ossa” (Zero at the bone-1967) GM n 1030 del 1968
** Il titolo mi ricorda “Morire è un po’ partire”(Every bet’s a sure thing-1953) di Thomas B Dewey GM n 384 del 1956
(Come sono romantica. Sarà l’autunno…..)
* In particolare mi è piaciuto “Gelo nelle ossa” (Zero at the bone-1967) GM n 1030 del 1968
** Il titolo mi ricorda “Morire è un po’ partire”(Every bet’s a sure thing-1953) di Thomas B Dewey GM n 384 del 1956
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