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giovedì 28 giugno 2018

"Le persiane verdi"( " Les volets verts-1950)di Georges Simenon-Adelphi,2018

scritto da da Giuseppina LA Ciura

La genesi di questo roman dur del 1950 è molto complessa. Nell'Ottobre del 1945 Simenon e la sua famiglia sono costretti per motivi assurdi a lasciare la Francia. Un mese dopo, a NY, lo scrittore incontra Denise,la futura seconda moglie e grande passione distruttiva della sua vita. Nel 1946 muore Raimu, grandissimo attore francese cui Simenon era legato da ammirazione e stima. Il grande Belga sente in modo acuto la nostalgia della sua Parigi,ma è costretto a vivere un ménage à quatre e a girare per quell'immenso continente che è l'America del Nord. Non trova pace, quella casetta dalle persiane verdi che sogna anche l'eroe letterario E'mile Maugin I due,il personaggio nato dalla fantasia di Simenon e lo scrittore sono in perenne fuga da se stessi e dal mondo. Maugin è al culmine del successo,ma il suo cuore di quasi sessantenne è malato,è vecchio come quello di un settantacinquenne. Il luminare Biguet vorrebbe che si si riposasse nel Midi,ma Maugin ne è incapace. E così eccede ancor più in alcool e donne(pur amando la dolce terza moglie Alice). I ricordi del passato lo assalgono e non gli danno pace: il padre alcolizzato trovato annegato nelle paludi della Vandea,la madre prostituta per piacere e necessità. A 14 anni eccolo a Parigi dove si arrabatta in ogni modo .Viene notato.Iniziano le piccole particine fino al successo. Teatro,cinema, amanti,mogli, figli illegittimi. E vino rosso fino a dare spettacolo nei bistrot e a vomitare nei cessi di casa. Ad un certo punto,pianta tutto e parte per il Midi dove resta poco inseguito dall'idea della Morte e dalla casa dalle persiane verdi. Finché entra in stato comatoso. Le sue ultime parole rivolte all'infermiera sono" Mi scusi..ho fatto la cacca".
Libro dur,durissimo,crudele, spietato.disperato. Il grande Belga dalla cifra stilistica sempre elegante si perde in descrizioni violente e sembra più in fuga del suo Eroe. Un andirivieni spasmodico,lacerante, folle. Sono gli odori che trionfano: le acque marce delle paludi vandeane, l'aspro odore del vino di botteghe di quart'ordine, il vomito acre, lo sperma gettato su letti disfatti con cameriere e segretarie ed infine la merda. Tutto è merda, in questa vita fatta di eccessi e di successi effimeri.Le persiane verdi sono chiuse per sempre.

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