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lunedì 4 giugno 2018

" L'eredità" (" The Inheritance" 1849)di Louisa May Alcott- Jo March 2015
scritto da Giuseppina La Ciura


Louisa May Alcott(1832-1888) è famosa per la saga delle "Piccole donne".Non so se le vicende delle quattro sorelle March siano ancora lette dalle bambine di quest' ultima generazione: per noi e per quelle delle generazioni passate sono state tra le più formative nel passaggio dall'infanzia-adolescenza alla giovinezza.Chi non ha pianto quando Beth è volata via dolcemente o ha mal sopportato i capricci di Amy ,la gatta morta che strappa Laurie all'amatissima Jo? Chi non ha sognato di essere  Jo, la ragazza intelligente,volitiva,forte, sicura di sè, femminista ante litteram, che, dopo tanti dolori, incontra l'anima gemella nel professore tedesco Bahaer?
Il successo delle "Piccole donne" ha messo in un cono d'ombra i numerosi  altri romanzi e racconti scritti da miss Alcott.  Ricordiamo " Un lungo fatale inseguimento d'amore"(firmato con lo pseudonimo di Barnard e che scandalizzò i lettori abituati a storie tenere,non a libri d'amore hot)e " Fiabe floreali", considerato la sua prima opera. Ma consultando lo schedario della Houghton Library-Università di Harvard- alla fine del secolo scorso- i ricercatori Joel Myerson e Daniel Shealy si sono imbattuti in un" taccuino rosso, dalle dimensioni di un diario, dalla scrittura inconfondibile"*:quella di Miss Louisa May Alcott.
Nella parte interna è scritto "Il mio primo romanzo/scritto a diciassette anni/ High St Boston".
Ed ecco "L'Inheritance", "L'Eredità" che  la casa editrice Jo March ha pubblicato nel 2015 con un'introduzione molto interessante di Cesare Catà e una traduzione curatissima di Valeria Mastroianni e Lorenza Ricci."L'eredità" è un romanzo gotico, un genere che ha dominato tutto il secolo vittoriano con i suoi intrighi, i suoi cattivi(in questo romanzo è una donna acida perché respinta nelle sue aspirazioni amorose), i suoi crimini, i suoi segreti. Edith Adelon è la nostra eroina,una Jo ancora in nuce. La sua nascita avvenuta in Italia racchiude un mistero. Lord Hamilton l'ha trovata bambina in uno orfanatrofio e l'aveva condotta con sé nella sua magica magione in Inghilterra. Edith,l'orfanella sola al mondo, è cresciuta con la vedova Hamilton, arrogante ed algida, i due ragazzi Arthur e Amy che le vogliono bene e di cui è stata l'istitutrice e con miss Ida,una parente degli Hamilton crudele con lei che diveniva,crescendo, sempre più bella e dolce. Edith si occupa dei poveri, salva Amy dall'abisso della falesia, canta come un usignolo,è modesta e buona con tutti. Quando arriva sir Walter Percy, affascinante ed animo nobile, la vita di Edith si fa più difficile per la netta opposizione di lady Ida ,che vuole il baronetto per sé. Edith soffre in silenzio. Ma,inatteso, arriva un vecchio contadino dall'Italia* e con lui una lettera che racchiude straordinarie novità. Edith non è più un'orfanella e l'Amore bussa alla sua porta, concedendole la più dolce delle eredità.
*Cfr la quarta del libro.

**- I grandi misteri dei romanzi gotici sono legati all'Italia. Basta citare Walpole, la Radcliffe,Collins (e il suo conte Fosco). A quanto pare per gli Inglesi da noi succedeva di tutto.

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