scritto da Giuseppina La Ciura
Rebecca West(pseudonimo di Cecily Isabel Fairfield) aveva 24 anni nel 1918, era bellissima, colta, aristocratica e spregiudicata-aveva avuto un figlio dal "maturo"HC Wells-quando diede alle stampe " The return of the soldier",primo romanzo scritto da una donna sulla terribile Grande Guerra.
Il libro, di impervia lettura a causa di continue analessi,è collocato cronologicamente nel 1916, l'anno della Somme. Mentre tutti i giovani inglesi-nobili o proletari- vivono l' esperienza delle trincee e le donne li sostituiscono nel mandare avanti il Paese, Kitty e la cugina Jenny vivono giorni sereni a Baldry Court, una tenuta bellissima restaurata da poco dal marito di Kitty Chris,ricco finanziere.

Baldry torna a casa e chiede subito di mrs Margaret, senza la quale morrebbe. Kitty subisce l'affronto, Jenny va a prendere la donna con la macchina di famiglia. I due giovani trascorrono i pomeriggi nei giardini e nei boschi della tenuta. Tra le braccia di Margaret Chris si addormenta sereno.
L'Amore è cieco: per esso non contano l'età,la bellezza, l'eleganza,le differenze sociali, le mani sciupate.
La Somme attende paziente il suo soldato.
Alle donne di Baldry Court altre battaglie altrettanto mortali, quelle del cuore
Il libro presenta una splendida postfazione di Benedetta Bini,che ne ha curato anche la traduzione(non facile)
NB Dal 5 Luglio si potrà comprare il capolavoro della West "Gli Aubrey",Fazi editore.(Io ce l'ho in edizione Guanda)
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