sabato 7 luglio 2018

Un grido nella nebbia" di Ezio D'Errico -8 Supergiallo-Giugno 1940
Scritto da Giuseppina La Ciura

Nel fatale Giugno del 1940 la Mondadori pubblicò l'Ottavo Supergiallo con i seguenti gialli(o capolavori?)
-"E' troppo facile" di Agatha Christie
-"L'ultima avventura di Philo Vance"di S.S.Van Dine
-"Sei giorni di preavviso"di Giorgio Scerbanenco
-"Le tre fanfare"di Mary Fitt
-" Gita a sorpresa"di Percival Wilde.
E ,dulcis in fundo " Un grido nella nebbia"di Ezio D'Errico. E di questo parlerò

Sul canale sull'Oercq ,vicino Parigi,la nebbia era così fitta in quel Febbraio che l'" l'éclusier" aveva deciso di chiudere la chiusa. I bettolieri si erano tutti riversati "Au Casse-Croute des bateliers"dove si servivano con abbondanza  di vino, pesce fritto e sigarette al calduccio di una stufetta detta "porcellino". Una serva dai capelli rossi sfiancata da tanto lavoro faceva la spola tra i tavoli e la cucina.Un certo Gougoutte, una sorta di "Elephant man" si esibiva in giochi di prestigio e ad esperimenti più pericolosi per pochi soldi. Spesso il suo sguardo si fermava sulla rossa cameriera di cui era innamorato e corrisposto.Verso le 23,30 i giochi e le risa furono interrotti da un grido nella nebbia. I clienti del bar uscirono fuori sul canale alla ricerca del disgraziato che era caduto in acqua. Ma la nebbia era troppo densa.Fu soltanto a mattino inoltrato che i raffi riuscirono ad estrarre dall'acqua un corpo:quello di un giovanotto in smoking ,di un "aristo" che era morto nella chiusa di Claye-Souilly. Per un aristocratico bisognava chiamare la Sureté che arrivò nella figura del commissario Richard e del assistente dott Milton. Richard capì subito che il morto non era il visconte de Riol -com'era scritto sul biglietto di visita-ma un poveraccio che viveva di imbrogli e piccoli ricatti. Trasferitosi sempre con
Milton a casa del supposto "visconte" si trovò davanti ad una casa modestissima ed a un morto ucciso con un colpo di pistola. Richard è frastornato, ma ha due validi assistenti :Milton e Harpe che lo aiutano a risolvere il caso.
Il romanzo ,più per gli aspetti polizieschi che sono quelli consueti-una gang di piccoli ricattatori più sfortunati che abili- vive delle riuscite  e sentite descrizioni della Parigi dei sottofondi, dei locali dove si incontrano piccoli farabutti alla ricerca dell'affare che permetta loro di mettere insieme il pranzo con la cena,delle donne povere e disgraziate,sole ,che si concedono a gangster da strapazzo per molto poco come un bagno in un canale o una serata in un locale notturno modesto e gestito da un manigoldo.E poi c'è Gougoutte, un disgraziato che si sente più intelligente di Richard,che il commissario vuole aiutare senza riuscirci.Resta il cane Cerisette che gioca con il gancio di ferro che ha fracassato la testa del "visconte" de Riol. Fra poco la Nebbia che saliva dal canale a folate sempre più dense... avrebbe cancellato tutto..... 

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