scritto da da Giuseppina LA Ciura
La genesi di questo roman dur del 1950 è molto complessa. Nell'Ottobre del 1945 Simenon e la sua famiglia sono costretti per motivi assurdi a lasciare la Francia. Un mese dopo, a NY, lo scrittore incontra Denise,la futura seconda moglie e grande passione distruttiva della sua vita. Nel 1946 muore Raimu, grandissimo attore francese cui Simenon era legato da ammirazione e stima. Il grande Belga sente in modo acuto la nostalgia della sua Parigi,ma è costretto a vivere un ménage à quatre e a girare per quell'immenso continente che è l'America del Nord. Non trova pace, quella casetta dalle persiane verdi che sogna anche l'eroe letterario E'mile Maugin I due,il personaggio nato dalla fantasia di Simenon e lo scrittore sono in perenne fuga da se stessi e dal mondo. Maugin è al culmine del successo,ma il suo cuore di quasi sessantenne è malato,è vecchio come quello di un settantacinquenne. Il luminare Biguet vorrebbe che si si riposasse nel Midi,ma Maugin ne è incapace. E così eccede ancor più in alcool e donne(pur amando la dolce terza moglie Alice). I ricordi del passato lo assalgono e non gli danno pace: il padre alcolizzato trovato annegato nelle paludi della Vandea,la madre prostituta per piacere e necessità. A 14 anni eccolo a Parigi dove si arrabatta in ogni modo .Viene notato.Iniziano le piccole particine fino al successo. Teatro,cinema, amanti,mogli, figli illegittimi. E vino rosso fino a dare spettacolo nei bistrot e a vomitare nei cessi di casa. Ad un certo punto,pianta tutto e parte per il Midi dove resta poco inseguito dall'idea della Morte e dalla casa dalle persiane verdi. Finché entra in stato comatoso. Le sue ultime parole rivolte all'infermiera sono" Mi scusi..ho fatto la cacca".