venerdì 7 giugno 2019

" Cinquemila hanno visto"( "The american gun Mystery) di Ellery Queen- 1933
scritto da Giuseppina La Ciura


Tutti gli appassionati della Letteratura poliziesca sanno che dietro lo pseudonimo di Ellery Queen si celano due cugini ebrei polacchi:Fredric Dannay e Manfred B. Lee.. Essi ci hanno lasciato una produzione ampia e spesso eccellente di romanzi e racconti gialli. 
Ellery Queen apparve nel 1929 con " La poltrona n 30" e concluse la sua vicenda terrena con "La prova del nove" 1972(poi ci sono gli "  apocrifi" terreno su cui non mi inoltro non essendo un'esperta)
Ellery Queen non è stato un personaggio immutabile come H.Poirot o Miss Marple: si adegua ai tempi in cui vive ed opera. E' dandy alla Philo Vance nei primi anni degli Anni Trenta,poi va a Hollywood, si trasferisce nella provincia americana di cui denuncia i vizi, si dà allo psicologico, al religioso, al fantastico.
Per me i migliori Ellery Queen(fatta eccezione per "Il paese del Maleficio")sono i primi: cito per tutti "L'affare Kalkis" e "Il mistero delle croci egizie". Sul piano temporale "Cinquemila-poi divenuti ventimila, senza un vero motivo-hanno visto" appartiene a questo primo gruppo,ma vi fa parte solo perché uscì nel 1933. Il Giallo è un puzzle complicatissimo, con troppi personaggi sfocati e senza identità, un delitto che dovrebbe essere impossibile, un movente tra i più convenzionali e l'arma introvabile(ma che Ellery trova.....)
L'ho letto da ragazza e non mi piacque affatto.L'ho riletto adesso con il medesimo risultato.
Ps grande ruolo per il servo Djuna,un orfanello raccolto dal padre di Ellery ,l'ispettore Richard. Può il figlio di un poliziotto mantenersi un servetto? Mi fermo a questa incongruenza per i miei lettori:se rivelassi dove si trova l'arma del delitto........

Nessun commento:

Posta un commento