scritto da Giuseppina la Ciura
"Honorine" è una delle 137 opere ,tra romanzi e racconti, che Balzac compose nella sua travagliata esistenza.(1799-1850). Fu scritta nel 1843 e non è molto nota specie in Italia. Recentemente Sellerio l'ha fatta tradurre,ma io ho preferito quella della Tiemme edizioni perché è anche in ebook.
Il romanzo breve(novella per i francesi) ha la classica struttura balzachiana: un racconto nel racconto. Siamo a Genova,in una splendida villa sul mare. Essa appartiene al console francese Maurice de l'Hostal che l'ha avuta sposando la bellissima Onorina Pedrotti , una ricca ereditiera. Sulla terrazza sono presenti oltre al nuovo padrone di casa, altri francesi suoi ospiti. Ad un certo punto, Maurice de l'Hostal racconta un episodio importante della sua giovinezza.

La trama è semplice, Balzac si serve di essa per dissertare dell'amore(coniugale e non),della passione -che non dura-del matrimonio visto dal marito e visto dalla moglie, del divorzio. Inoltre, in un linguaggio inimitabile,l'autore analizza una coppia
la cui "verità" è impenetrabile. Perché Honorine fugge un marito che l'ama? Si sente oppressa,schiavizzata, deprivata della sua identità? Il matrimonio favorisce solo l'uomo? Balzac non lo dice,ma lo fa capire.(o almeno è questo che ho compreso io). Chiaro invece è il suo pensiero,quando afferma " I drammi della vita non sono nelle circostanze,sono nei sentimenti,si giocano col cuore, o,se volete, in questo mondo immenso che noi chiamiamo mondo spirituale"
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