scritto da Giuseppina La Ciura
"Groviglio di vipere" è un famoso romanzo di François Mauriac. Questo titolo si attaglia in modo perfetto a "Due gocce di sangue blu",quarta avventura del commissario Martini, eroe di Gianna Baltaro ,che io considero la Christie italiana.

L'ex capo della Mobile di Torino Martini è nel suo vigneto nelle Langhe, quando viene contattato dal suo caro amico Paolo, anche lui vignaiolo e parente dei Langriano. Chiede aiuto e discrezione perché ha appreso che sua cugina Valeria è morta sull'idrovolante che fa la tratta Torino,Pavia,Venezia. La Baronessina era arrivata senza vita nella città lagunare. l'autopsia è stata categorica: avvelenamento con il cianuro. Valeria, che era la tipica zitella innamorata a 40 anni, portava con sé un documento scottante da consegnare alla zia,"la dogaressa".Il documento però non si è trovato nella sua borsa. E nemmeno "l'arma" del delitto:il volatile cianuro. Martini torna a Torino e si lancia con il suo amico Piperno e la nuova Bugatti sulle piste dell'assassino.
Finale sorprendente. degno di dame Agatha.
Molto molto bello, sì. Per nulla scontato. La Sig.ra Baltaro sa scrivere una perfetta trama gialla e descrive la mia Torino degli anni '30 con molto amore
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