martedì 3 settembre 2019

"La veste nera" ("The Black Robe"-1881)di Wilkie Collins-Fazi 2018
scritto da Giuseppina La Ciura


Lewis Romayne ha trent'anni, è uno dei giovani più "belli d'Inghilterra", è ricco, colto e possiede la splendida tenuta di Vange Abbey,nell'Yorkshire. Ma è tormentato,inquieto, infelice. E lo è ancora di più ,quando in Francia ,a Boulogne sur-mer, dove è andato per stare vicino ad una ricchissima zia morente, finisce coinvolto prima in una bisca clandestina e poi in un duello che lo vede uccidere il suo avversario. Il grido disperato del piccolo fratello dell'ucciso non lo abbandonerà più.Tornato a Londra cade in depressione. Per distrarlo, i suoi amici ,lord e lady Loring, gli fanno incontrare Stella Eyrecourt, loro bellissima ospite. E' amore e matrimonio.
In casa Loring però Romayne incontra il potente padre gesuita Benwell ("La veste nera")che è determinato a restituire alla Chiesa di Roma la tenuta di Vange Abbey, che Enrico VIII donò ad un Romayne nel 1500. Non contento, vuole convertire il giovane al Cattolicesimo mediante lo scrivano-e suo uomo-padre Penrose. In breve,il povero Romayne si trova tra la protestante Stella e il cattolico Benwell. Da lì,intrighi, sospetti, segreti più o meno importanti e plausibili,dubbi, verità nascoste. 
E' prevedibile che la squadra dei Protestanti avrà la meglio, ma i Cattolici nella persona del terribile Benwell non si arrendono....

Confesso che questo romanzo non mi è piaciuto. Coinvolgere le Religioni l'una contro l'altra armata con il Bene solo da una parte e il Male tutto dall'altra è sgradevole e scorretto. Il romanzo, anche per troppa partigianeria, risulta confuso, con troppi personaggi secondari poco caratterizzati, due protagonisti che non hanno charme né personalità ed una trama che spesso sfugge di mano al lettore(se non allo scrittore).
Secondo me ,il meno riuscito dei Wilkie Collins. Comunque, grazie all'editore Fazi che lo ha pubblicato dopo più di cento anni di oblio.

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