domenica 12 aprile 2020

" Filastrocca di sangue per il commissario Cataldo" di Luigi Guicciardi, Piemme 2000
Giuseppina La Ciura

Ritorna per il suo secondo caso il commissario Cataldo. "E' alto e magro ,il commissario, e sui quaranta, con una voce sonora e una bella faccia, sbarbata, a parte il naso,troppo a punta... e biondo, cosa strana per un siculo"Torna e con lui il suo vice Muliere, bruno, un po' anziano,tarchiato,la voce sempre roca sebbene non fumi da un pezzo. La nuova, brillante coppia del Giallo italiano  è alle prese, stavolta,
con tre efferati omicidi in quel di Modena. Un misterioso uomo attende nell'ombra, di sera,le sue giovani vittime,che rientrano a casa, e le fredda con un colpo di pistola al collo e uno, come per sfregio,alla mano,all'occhio. Sui corpi, un foglio contenente una parola di oscuro significato.Cataldo e Muliere,che sono poliziotti italiani e del Sud, temono che i delitti siano opera di un serial killer e "la sfida con quelli lì si gioca tra ricerche al computer, rilievi della Scientifica e deduzioni da psichiatri"Cataldo si sente,invece, l'erede del commissario De Vincenzi: è umano, sensibile ed usa metodi socratici,Parlare e far parlare indiziati, parenti, amici delle vittime alla ricerca del segreto che sta in fondo al cuore di ognuno e di ogni crimine. E,così, tra una tazza di caffè che più ristretto non si può,bevuto al bar osservando le belle ragazze,un tentativo amoroso che non va in porto,la citazione di un verso di cui si è dimenticato l'autore e molta nostalgia per ciò che non è stato ,lento ma puntuale, inesorabile il commissario Cataldo arriva alla verità(che sarebbe piaciuta molto a dame Agatha). 

CFR " Il foglio giallo"n 37  

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