martedì 7 aprile 2020

" 50 sfumature di nero"( "Fifty shades darker") di James Foley-2017
Giuseppina La Ciura

Da Ottobre scorso sono abbonata a Netflix. I film e le serie televisive sono mediamente buone,con punte di eccellenza. Così ho potuto vedere dei film che avevo tralasciato più o meno volutamente quando erano apparsi in sala. Cito,tra gli altri, " Pulp fiction"," Revenant", ,"Her". Ieri sera ho voluto approcciarmi ad un film "erotico": "50 sfumature di nero",il sequel di "50 sfumature di grigio,".
A spingermi su quei letti e nella camera rossa è stata la curiosità.E sono qui a parlarne.
Anastasia Steele (una bella e talentuosa Dakota Johnson) e Cristian Gray(il pettoruto Jamie Darnon) si sono lasciati,perché la fanciulla non sopporta il dominio estremo del giovinotto. Non può essere una sua sottomessa. Qualche gioco forte con catene e bendaggi si può tollerare ,ma altro no(lascio il tutto alla vostra immaginazione).
Il Destino vuole che si rincontrino ad una mostra fotografica e si riaccenda  la scintilla della passione. I due, dopo che lui-che si considera un sadico-ha promesso più dolcezza e dialogo finiscono a letto.La sequenza morbida turba. Poi, però, si passa alle sculacciate(che mi ricordano quelle che non ho avuto quando ero piccola e ribelle),i bendaggi con mascherine rosse, gli incatenamenti ai polsi e ai polpacci, il doversi togliere ad una festa di famiglia le mutandine(di pizzo nero) e conseguenti mano e piede  di lui "truffaldini".Superate tutte queste prove-che mi avrebbero fatto fuggire da Seattle(dove si svolge il film)in Patagonia, Grey le chiede la mano nel più tradizionale dei modi.
Vedrò "50 sfumature di rosso"? 

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