Giuseppina La Ciura

Il tema è la sorellanza.Una sorella è molto più che un'amica e con lei ci si confida meglio che con la madre. E' anche un sentimento delicato che può andare incontro a momenti di indifferenza, di confronto anche duro, di invidia e di rivalità.Ma è per sempre
"In amore non c'è buonsenso.Sembra proprio che le cose stiano così..." a parlare-come dargli torto?- è William,il marito di Lucy ,la maggiore delle sisters Field.Lucy è la saggia della famiglia. Ha sostituito la madre morta giovane, si è occupata con grande senso del dovere dei fratelli e delle sorelle minori, Charlotte e Vera. Li ha accompagnati nella crescita e nei matrimoni. Sui trent'anni, età matura per le donne del tempo, ha sposato William, un uomo buono e comprensivo con cui divide una vita semplice e tranquilla in un villaggio dello Yorkshire. Non avendo avuto figli, si dedica al giardinaggio,alle galline, alle passeggiate e ...alle sue sorelle lontane ed infelici nei loro matrimoni. Charlotte, che è stata una fanciulla adorabile, è schiava del terribile marito Geoffrey, un sadico legato in modo quasi incestuoso a Margaret,la sua primogenita. La sua crudeltà si riversa sugli altri due figli, Stephen e Judith e su sua moglie che,incapace di reagire, comincia a drogarsi e a bere. Nonostante tutti gli sforzi di Lucy, il destino di Charlotte è segnato dall'ombra della tragedia.
Vera,che è bellissima, sposa Brian Sargent, uomo debole ed innamorato. Vera è frivola: non si interessa delle due figlie ed ancor meno del marito. Vive per le feste,i balli,i ricevimenti,i corteggiatori che incoraggia fino ad un certo punto. Ma poi arriva il bellissimo e giovane irlandese Terry Crawford e Vera si innamora,ormai vicina ai fatali quaranta,di lui alla follia.La conclusione è prevedibile.
Alle fine,Lucy riunisce a casa sua le figlie smarrite e perdute delle due sue amatissime sorelle e riprende il cammino, sempre con l'aiuto del suo compagno di vita.
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