venerdì 26 luglio 2019

" La ragazza del Kyushu" (Kiri no Hata"-1961)di Matsumoto Seicho -Adelphi. 2019
scritto da Giuseppina La Ciura

"La ragazza del Kyushu"si chiama Yanagida Kiriko e lavora come dattilografa in una piccola azienda delle città di K, nel Kyushu. Ha vent'anni, e fragile ed innocente come una bambolina di porcellana "ma è come fosse stata forgiata nell'acciaio". E venuta dal lontano Nord del suo Paese per incontrare Otsuka  Kenzo,il più famoso penalista del Giappone. E' venuta con il coraggio dei folli per salvare suo fratello Masao ,un maestro elementare, che è accusato di aver ucciso una laida usuraia. "Rischia la vita" confida Kiriko ad Otsuka, ma il grande avvocato è distratto,pensa all'amante Michiko che lo attende sul campo di golf.In fretta ,le chiede se abbia 800.000 yen per il suo onorario. Kiriko è poverissima, ma spera che l'avvocato difenda il fratello per dimostrare che "in Giappone la Giustizia è uguale per i ricchi ed i poveri" Otsuka la congeda,irremovibile nel suo diniego.
Kiriko riparte disperata per la sua isola. Il fratello, difeso da un avvocato d'ufficio, viene condannato a morte,ma prima dell'esecuzione, muore in carcere di dolore.
Kiriko scrive una cartolina a Otsuka in cui  gli annuncia che suo fratello è morto "nell'onta e nel disonore". 
Queste poche parole colpiscono il penalista che si fa arrivare dal collega di K che ha difeso Masao gli incartamenti del processo e studia le carte( dettagliatissime, dato il culto dell'autore per i particolari). Scopre  così che Masao era innocente,ma non fa nulla. Ormai, tutto è compiuto.
Ma Kiriko non ha dimenticato. I suoi occhi hanno perso il lucore dell'innocenza: sono terribili come quelli della Medusa. Per Otsuka non c'è scampo. La vendetta si serve fredda, non prevede sconti ed è femmina.
Noir straordinario, raggelante, con cui Matsumoto,"Il Simenon nipponico" mette sotto accusa la Giustizia non equanime del suo Paese, così ordinato, civile e disumano. 

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