scritto da Giuseppina La Ciura

Sir Julius Fratten è un grande banchiere e filantropo,un uomo di integrità assoluta e di generosità commovente.Il banchiere soffre di un aneurisma all'aorta e,secondo il suo medico, dovrebbe riposare. Qualsiasi piccolo incidente potrebbe essergli fatale, ma Fratten, uomo attivo ed energico, non sente ragione. Per fortuna ha accanto il suo amico Leopoldo Hessel, il quale vigila su di lui. In famiglia non mancano a Fratten i problemi. Se la figlia Ines è seria(oltre che bellissima), il figlio Orlando è superficiale, frivolo, gaudente e spende e spande tra club e attricette.In realtà, Orlando non è figlio del banchiere,ma della sua prima moglie che egli sposò salvandola dal disonore. In una riunione con vecchi amici, Fratten viene avvicinato da sir Lorne,il quale lo prega di entrare nel consiglio di amministrazione della sua "Victory Finance Company", sebbene i suoi colleghi Wraile e Lessingham siano contrari.
Fratten si lascia convincere ad analizzare le carte della Company prima di dare il suo assenso.
E il pomeriggio del 24 Ottobre.Fratten e Hessel stanno scendendo la scalinata del duca di York ,quando un uomo investe Fratten e lo colpisce alle spalle. Il banchiere vacilla,ma Hessel lo sostiene e tutto si risolve per il meglio. Ma mentre i due amici stanno attraversando il Mall, Fratten si accascia a terra,morto. Il medico di famiglia sostiene che è morto per la rottura dell'aneurisma ed autorizza l'interramento. La figlia e Poole non sono convinti che Fratten sia morto di morte naturale e iniziano le indagini.......
Poole, che è al suo debutto letterario(seguiranno altri sei casi), non si arrende. Fa esumare il cadavere che mostra sulla spalla sinistra una vasta ecchimosi. E' delitto!
Il caso è complicatissimo e le modalità geniali. Poole fa centro, dopo un duro lavoro. Ines gli fa capire di amarlo(e sarebbe la compagna giusta),ma, seguendo la tradizione dei grandi segugi, Poole non si lascia tentare ed esce solo nella notte.(Lo aspetta prima il Municipio di Quenboro e poi Tassart)
*cfr pagg 50-51
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