lunedì 16 marzo 2020

"Il custode incustodito" (" Constable guard thyself") di Henry Wade - Palmina 126 1935
scritto da Giuseppina La Ciura

Sir Henry Lancelot Aubrey-Fletcher ,sesto baronetto della contea del Cumberland ,per i giallofili Henry Wade(dal cognome della madre) è uno scrittore molto versatile. Dopo alcuni Gialli di impianto classico,tra i migliori della Golden Age, nel 1934 si cimentò nel genere della "camera chiusa",del delitto impossibile.Lo fece in "Constable guard thyself",da noi "Il Custode incustodito" Palmina n 126 per la traduzione(direi non felice)di Alfredo Pitta.
L'ambientazione è  originale: i locali(molto ben descritti con allegata cartina)della Polizia della Contea di Brodshire. Ne è a capo l'intendente Antonio Scole. Sebbene si avvicini ai sessant'anni, è un uomo energico e vitale. Possiede una notevole esperienza: ha combattuto in Sudafrica e sulla Somme.E' stato severo tutore della Legge negli anni precedenti la Grande Guerra e ha debellato il bracconaggio nella Contea. Inflessibile, ha mandato in galera  il capo dei bracconieri,certo Alberto Hinde. Con la sua deposizione aveva trasformato il delitto commesso da Hinde ed altri due suoi compagni da preterintenzionale in volontario, per cui Hinde aveva rischiato la forca(poi aveva avuto vent'anni).Adesso,nel Novembre del 1933, l'uomo era stato amnistiato. Per prima cosa,  si nasconde nel bosco di Brodshire ed aspetta Scole. Quando lo vede sul suo calesse mentre rincasa,afferra le redini della cavalla e  lancia frasi di minaccia . Scole ne è atterrito ed organizza la sua difesa  rintanandosi nei locali della Polizia. Ma è inutile: viene ucciso nel suo ufficio dentro i locali che brulicano di poliziotti. E' ovvio che il principale sospettato sia Hinde,ma si scopre che egli è su una nave sul Baltico. Dinanzi alle grandi difficoltà del caso,viene inviato da Londra l'ispettore Poole che, dopo indagini sfiancanti, perviene ad una verità incredibile. Sulla Somme...

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