"Il Giallo di via Tadino"di Dario Crapanzano -Mondadori, ebook
scritto da Giuseppina La Ciura
Se Gianna Baltaro ci racconta nei suoi raffinati polizieschi la sua Torino dei favolosi anni Trenta, Dario Crapanzano(1939) ricostruisce come pochi altri la sua Milano degli Anni 50,anni di povertà dopo la guerra e di rinascita. Il protagonista assoluto dei suoi gialli, molto eleganti e gradevoli, è Mario Arrigoni, capo del commissariato di Porta Venezia. Arrigoni ricorda il grande Maigret per gentilezza d'animo ed umanità con un'unica differenza:la moglie, la sciura Lucia è un'avvenente ex indossatrice dalla giovinezza non proprio casta. Stanca del bel mondo, aveva acconsentito a sposare l'innamorato commissario,più vecchio di dieci anni,dal fisico tozzo e massiccio, e si era trasformata in una moglie e madre tutta dedita al dovere.
Il commissario è nel tepore della sua casa e della famiglia(ha una bambina) e sta cenando con spezzatino di carne e patate ,quando squilla il telefono E' il suo vice Mastrantonio che gli comunica che una donna è caduta dal quarto piano a Via Tadino.
E' una gelida serata di inizio Marzo,piove a dirotto." . Il corpo della donna giace sui ciottoli del cortile coperto da un telone cerato. La grassissima e singhiozzante portiera Anna non si fa pregare per raccontare quel che sa e ha visto ad Arrigoni e ai suoi due sottoposti(il già citato Mastrantonio e il giovane napoletano De Pasquale). La donna si chiamava Clara Bernacchi, abitava al quarto piano con il marito Virginio e le due figlie. Cadendo aveva gridato uno straziante, prolungato "Nooo." Per Mastrantonio e gli inquilini della casa di ringhiera la Bernacchi si è suicidata,per il commissario è stata uccisa. Bisogna trovare,nel primo caso,il motivo,nel secondo anche l'assassino. Il movente va cercato nella vita "spericolata" della donna, che frequentava sale da ballo dove trovava,bella e disinibita com'era, corteggiatori ed amanti. Inoltre, teneva lezione di chitarra(eufemismo!) ad un ventenne vicino di casa, cui era interessata anche la figlia Marcella ed aveva avviato alla prostituzione una brava ragazza del palazzo. Ed infine, la donna aspettava un bambino. E' tra i suoi uomini che bisogna cercare e trovare il suo assassino.
Arrigoni non è certo un tipo che corra a destra e a manca: dirige le indagini tra pranzi ,pranzetti, visite al parrucchiere siciliano da cui si fa regalare un piccante calendarietto allora assai in voga,giri per ammirare la sua Milano e calde intimità con la moglie il sabato notte. Nonostante ciò, grazie anche ai suoi due attendenti, scopre l'assassino verso cui si mostra generoso , quasi paterno
NB Si tratta del primo caso del commissario Arrigoni
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