scritto da Giuseppina La Ciura

Giorgio Scerbanenco trasse spunto da questa tragedia familiare per scrivere un lungo racconto dal titolo "Le principesse di Acapulco".
Le principesse sono tre: Sofia(la nonna), Nicoletta(la figlia),Alessandra(la nipote) Rudescenko. Russe,è ovvio. La vecchia dama è nata tra i fasti della corte degli zar,ma ha saputo cogliere il momento giusto per fuggire con le sue ricchezze in Messico. Mentre lei si dedica agli affari di famiglia, molto cospicui, la figlia e la nipote si dedicano ad una vita fatta di uomini, alcol, feste. Finché Alessandra viene uccisa con due colpi di pistola nella splendida piscina della villa Rudescenko. La madre si autoaccusa del delitto,che è stato involontario. Il capo della Polizia di Acapulco non ci crede. Sono numerosi i moventi e i possibili assassini. Arresta Nicoletta, ma lo fa per pura finzione. Da Città del Messico, arriva un giovane diplomatico italiano,Ariberto Sartoris, che in una notte di pioggia ha ricevuto le confidenze intime e gravi di Alessandra. "C'è un uomo sepolto nel giardino" di casa Rudescenko. Su questa confessione di una ragazza ubriaca Sartoris inizia a suon di pugni-è stato un boxer-la sua indagine e scopre la verità su un mondo marcio e morente. Assicurato alla giustizia l'assassino(/a?), ritorna dalla sua Mantovana.....
Scerbanenco sarà stato un uomo infedele, ma non lo è con i suoi lettori. Non li delude mai
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