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lunedì 16 aprile 2018

5 Nov 2010

“Maigret a Vichy”(1968)di Georges Simenon- Adelphi 2010

Scritto da Giuseppina La Ciura
Maigret ha ormai 53 anni e il suo  fisico eccezionale  dà qualche segno di cedimento. L’amico dottor Pardon, dopo averlo visitato, gli consiglia di prendersi una bella vacanza e di “ passare le acque” a Vichy. E così ecco i coniugi Maigret, più uniti che mai,  in quella famosa località termale. Visite mediche, piccoli bicchieri d’acqua alla sorgente, flâneries, concerti pubblici… Niente birra e vino, niente sughi e piatti complicati. Il commissario  fa chilometri a piedi, legge il quotidiano, fa la siesta. Però, quasi a volersi tenere in allenamento,  osserva le persone che incontra.. Una donna lo colpisce più di tutti: la signora in malva o meglio in lilla. “Sembrava uscita da un libro di immagini…. Aveva un viso molto lungo, affilato, labbra sottili. Non era semplice darle un’età. Poteva avere benissimo quarantacinque come cinquantacinque e gli anni erano passati su di lei senza lasciare tracce precise. S’indovinava in lei l’abitudine al silenzio, come nelle religiose, l’abitudine alla solitudine, fors’anche il piacere di quella solitudine”* Per Mme Maigret si tratta di una zitella, il commissario non si pronuncia.
Poi, improvvisa, la tragedia. La demoiselle en lillas viene trovata strangolata nella sua casa. Il commissario Lecœur, che ha lavorato con Maigret a Parigi ,non manca di sollecitare l’intervento del suo antico capo. Da parte sua, Maigret vorrebbe disinteressarsi del caso, continuare a gustare i piaceri quotidiani di una vacanza unicamente dedicata alle cure termali. Ma il “vizio” del mestiere si impadronisce di lui. Il poliziotto, acuto e tenace, che è in lui, abbatte gli ostacoli con il suo leggendario  buon senso. Ed arriva alla soluzione con una facilità sorprendente.
Il romanzo si chiude con una frase tipica dell’eroe simenoniano sempre sensibile all’aspetto umano dei “suoi” colpevoli. A Mme Maigret che gli chiede dell’assassino, risponde  “ E’ un uomo molto per bene… Spero che lo assolveranno…”.
* pagg 9-11 

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