5
Nov
2010
” Il segreto di Virginia”( “Vaninshing in an instant”-1952) di Margaret Millar- GM 1991
Mentre Fabio Serafini mi informa che sono in libreria due nuovi
splendidi Bassotti( ” In un villaggio inglese” della grande Shelley
Smith e ” Nel buio della galleria” di Miles Burton-
alias John Rhode), la collana mondadoriana dei Classici manda in
edicola ” Il segreto di Virginia”, titolo italiano di “Vanishing in an
instant” del 1952. La bella copertina della prima edizione(per
Mondadori) del 1991, opera di Prieto Muriana, illustra uno dei momenti
più significativi del romanzo: Virginia Hamilton Barkeley ed Eric
Meechan a colloquio in carcere. La prima è accusata di omicidio, il
secondo è il suo avvocato. Siamo ad Arbana, una città universitaria nei
pressi di Detroit. Virginia è
una bella e ricca ragazza californiana che si è trasferita nel Michigan dopo il matrimonio con un medico del luogo, certo Paul Barkeley. La giovane donna è viziata e viziosa, proprio come molte eroine letterarie del celebre marito della Millar. In una notte d’inverno è stata trovata dalla polizia locale mentre vagava ubriaca e con macchie di sangue sull’abito da sera e le eleganti scarpine. E’ il sangue del suo ultimo amante, l’architetto Claude Margolis. Per lo sceriffo il caso è chiuso. Anche per il suo avvocato. Ma la madre di Virginia non è dello stesso parere. Arrivata in aereo dalla California prende in mano l’affaire, decisa a salvare a tutti i costi la figlia. E’ fortunata, perchè salta fuori dal nulla un giovane malato terminale di leucemia, Earl Loftus, che si dichiara colpevole del delitto. Virginia viene scarcerata, il giovane muore, il caso viene archiviato. Ma Meechan non è contento, qualcosa non gli quadra. E ha ragione……
Confesso che il romanzo non mi è piaciuto molto: troppo teso, drammatico, crudele, disperato. Fino a scadere nel melò.
una bella e ricca ragazza californiana che si è trasferita nel Michigan dopo il matrimonio con un medico del luogo, certo Paul Barkeley. La giovane donna è viziata e viziosa, proprio come molte eroine letterarie del celebre marito della Millar. In una notte d’inverno è stata trovata dalla polizia locale mentre vagava ubriaca e con macchie di sangue sull’abito da sera e le eleganti scarpine. E’ il sangue del suo ultimo amante, l’architetto Claude Margolis. Per lo sceriffo il caso è chiuso. Anche per il suo avvocato. Ma la madre di Virginia non è dello stesso parere. Arrivata in aereo dalla California prende in mano l’affaire, decisa a salvare a tutti i costi la figlia. E’ fortunata, perchè salta fuori dal nulla un giovane malato terminale di leucemia, Earl Loftus, che si dichiara colpevole del delitto. Virginia viene scarcerata, il giovane muore, il caso viene archiviato. Ma Meechan non è contento, qualcosa non gli quadra. E ha ragione……
Confesso che il romanzo non mi è piaciuto molto: troppo teso, drammatico, crudele, disperato. Fino a scadere nel melò.

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